



Pubblicata dal Resto del Carlino
«Esclusi dal dibattito sulla scelta di vendere Agea Reti»
Caro Carlino, Al di là delle diverse opinioni relative alla vendita di Agea Reti, sulle quali l’Idv di Ferrara ha già manifestato con chiarezza la propria opinione, non si può non constatare amaramente che le circoscrizioni sono state tagliate fuori da un sia pur minimo coinvolgimento e informazione su una tematica di rilevante interesse, così come intesa dall’art. 37 del Reg. Dec.: come non ritenere di interesse circoscrizionale la rete del gas che alimenta le case di ogni cittadino residente nel territorio della circoscrizione? E’ vero che, a termini di regolamento, il parere delle Circoscrizioni non è obbligatorio su tali argomenti ma è altrettanto vero che la questione riguarda un servizio di vitale importanza per tutti i cittadini, dalla Zona Nord alla Sud, dalla Est alla Ovest.
L’art. 54 dello Statuto del Comune di Ferrara recita: c.1 – I Consigli circoscrizionali sono organismi di partecipazione, di consultazione e di gestione dei servizi di base e rappresentano le esigenze della popolazione della Circoscrizione nell’ambito della unità del Comune, in particolare esercitano un ruolo politico, propositivo e consultivo, nella formazione degli indirizzi e delle scelte dell’amministrazione comunale. La fretta di concludere ha privato la città di un momento importante di condivisione, informazione e dibattito proprio su una decisione che sarà irreversibile e creerà di fatto un regime di monopolio semi-privato nella proprietà delle reti, con conseguenze imprevedibili sul lungo periodo. A tutt’oggi ai consiglieri circoscrizionali non è dato di conoscere la reale consistenza del patrimonio che si intende alienare, valutato da una perizia di parte 14,8 milioni di euro. Nulla si sa, ad esempio, circa la consistenza materiale degli impianti: alla richiesta esplicita di informazioni gli uffici hanno risposto che la consistenza è quella riconducibile all’atto di costituzione della soc. Agea Reti. Ebbene, non è così che si attua il decentramento e la partecipazione. Non è con l’emarginazione dei Consigli di Circoscrizione dal dibattito sulle scelte importanti che si incentivano i cittadini ad avvicinarsi alle istituzioni. Al contrario, è fondamentale tener fede a quanto si poteva leggere a pag. 18 nel programma elettorale del sindaco: «Le Circoscrizioni sono luoghi di valorizzazione della partecipazione attiva dei cittadini ed è necessario non fare sentire questi cittadini “ai margini” dei processi decisionali».
Roberta Russo Matteo Checchi Giovanni Pecorari Francesco Mari (Consiglieri di circoscrizione dell’Italia dei Valori)