27 Set, 2009
Emendamento rette refezione scolastica
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Ferrara, 28 settembre 2009
Al Presidente del
Consiglio Comunale
di Ferrara
Oggetto: emendamento rette refezione scolastica
Il Consiglio Comunale di Ferrara
preso atto che
- la giunta ha presentato una proposta di delibera per le rette di refezione scolastica per le scuole primarie e secondarie di 1° grado, oltre che per le scuole materne statali;
- tale proposta, rispetto all’anno precedente (2008-09), presenta un aumento del numero delle fascie I.S.E.E., una diminuzione delle rette applicate alle fascie di reddito più basse (in valore assoluto ed in percentuale sui costi pasto ed indiretti, sostenuti dall’amministrazione comunale), ed inoltre una diminuzione delle rette applicate alle fasce di reddito medio ed alto (in valore assoluto e in % sui costi sostenuti dall’amministrazione, con sconti per le fasce più alte che, rispetto all’anno precedente, vanno dal 4% al 11%);
- le fasce di reddito I.S.E.E. a partire da 21,7 mila euro, nell’anno scolastico precedente (2008-09) pagavano una retta pasto che copriva il 100% del costo diretto del Comune;
- nella proposta della giunta, per l’anno scolastico in corso (2009-10), le fasce di reddito I.S.E.E. tra 21,7 mila euro e 70 mila euro andrebbero a pagare una retta che coprirebbe una quota del costo comunale compresa tra il 88,4% e il 97,7%;
ritenuto che
- la crisi economica generale suggerisce ad una buona amministrazione politiche sociali e di accesso ai servizi che favoriscano le famiglie economicamente svantaggiate;
- le quote eventualmente non coperte dalla retta, di costo sostenuto dal Comune, verrebbero inevitabilmente poste a carico della fiscalità generale, gravando sui bilanci di tutte le famiglie ferraresi, comprese quelle economicamente svantaggiate, che magari non usufruiscono del servizio in oggetto (esempio pensionati soli);
- le fasce di reddito I.S.E.E. non sono la somma dei redditi effettivamente percepiti dai componenti delle famiglie, ma il risultato della loro indicizzazione, unitamente al patrimonio mobiliare ed immobiliare, tenuto conto anche del numero dei componenti della famiglia, oltre che di altri fattori; pertanto per passare dal valore I.S.E.E. al reddito complessivo della famiglia, si può ragionevolmente applicare un moltiplicatore 2;
- a partire dalla fascia I.S.E.E. di 42,7 mila euro (circa 80 mila euro di reddito familiare) sia giusto applicare una retta pari alla copertura del 100% del costo comunale, senza penalizzare eccessivamente i bilanci delle famiglie interessate, al contrario favorendo le fascie I.S.E.E. comprese tra 21,7 mila euro e 42,7 mila, che l’anno scorso già coprivano il 100% di tale costo e che quest’anno pagherebbero tra l’88,4% e il 94,66% del medesimo;
- sia socialmente giusto destinare i maggiori introiti derivanti dal presente emendamento, rispetto alla proposta della giunta, al sostegno delle famiglie più svantaggiate delle fasce I.S.E.E. fino a 21,7 mila euro, riducendo in proporzione le rette proposte dalla giunta per ciascuna fascia, fino al completo utilizzo dei maggiori introiti e senza modificare il totale delle entrate originariamente previste dalla medesima proposta;
impegna il consiglio comunale
- ad integrare la delibera con il testo seguente: “negli allegati A e B, alle fasce I.S.E.E. 16° e 17° viene applicata una retta pari al 100% del costo pasto (rispettivamente 5,14 euro e 5,39 euro) cui va sommato il 100% del costo fisso mensile a carico del Comune, come calcolato da regolamento, in funzione dei rientri settimanali”;
- a destinare le entrate maggiori, derivanti dal presente emendamento, al finanziamento della riduzione, progressiva ed in proporzione, delle rette indicate negli allegati A e B proposti dalla giunta per le fasce dalla 1° alla 12° compresa.