25 Mag, 2010
Fatti non parole: le prime proposte di legge per ridurre i costi della politica
Inserito da: PpF In: Politica




Sono giorni di numeri e proclami altisonanti che serpeggiano in una classe politica smarrita e confusa, che, non essendo in grado di dare risposte coerenti, cerca fino all’ultimo di non dover rinunciare a privilegi accumulati per anni a spese dei cittadini, ma al contempo ha bisogno di gettare fumo negli occhi. E’ notizia di oggi che l’Assemblea Legislativa vuole eliminare i vitalizi dei consiglieri. Siamo felici e ringraziamo il Presidente Richetti per aver accolto una proposta da noi formulata molte settimane fa. Una volta noti i dettagli, ne esamineremo tempi e modi e valuteremo eventuali emendamenti.
Noi restiamo fedeli alle promesse fatte ai nostri elettori e depositiamo oggi tre proposte di legge che mirano a un immediato risparmio dei costi della politica regionale.
Nel complesso portano alla riduzione del 50% degli stipendi di consiglieri, presidenti di giunta, assemblea e commissioni, vicepresidenti di giunta e assessori. Si eliminano le indennità per vicepresidenti dell’assemblea e delle commissioni, segretari, questori e capigruppo.
Vengono poi eliminati i rimborsi forfettari, sostituiti, come avviene in tutte le aziende private, da rimborsi spese a piè di lista (cioè con la presentazione delle ricevute), che compensano la reale attività dei nostri politici. Eliminate completamente inoltre le indennità di missione di consiglieri e assessori in Italia e all’estero, che già fruiscono del rimborso totale delle spese e vanno quindi considerate come parte integrante della normale attività lavorativa.
Con queste leggi di riforma la politica può tornare ad essere un servizio e non un mestiere con cui cercare di arricchirsi. Si da una risposta tangibile, forte e coraggiosa al clima di sfiducia e sospetto verso le istituzioni. Siamo consapevoli che il lavoro per tagliare i costi della politica deve essere fatto su più livelli, partendo dalle consulenze delle P.A., passando per le auto blu e per la “de-burocratizzazione” della macchina amministrativa, fino ad arrivare alle riforme istituzionali per abolire le province ed accorpare i comuni sotto i 5000 abitanti e non solo.
I consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno già fatto la loro parte rinunciando a quasi 1 milione di euro di rimborsi elettorali, auto-riducendosi lo stipendio e decidendo di pubblicare online tutte le spese che sosterranno. Tutto senza perdersi in tante chiacchiere.
Ci attendiamo che i partiti tradizionali lavorino nella stessa ottica di trasparenza e in aula votino a favore delle nostre proposte, in caso contrario si assumeranno singolarmente la responsabilità di ciò di fronte a i cittadini, che noi provvederemo tempestivamente attraverso il megafono della rete.
Andrea Defranceschi
Giovanni Favia
Consiglieri Regionali
MoVimento 5 Stelle Emiglia Romagna