



Egregio presidente del consiglio ed egregi presidenti dei gruppi consigliari, l’ufficio stampa del Comune (non so se in accordo con la portavoce del sindaco), è intervenuto ripetutamente, tagliandoli, su testi inviati dal sottoscritto per la loro pubblicazione nella rubrica “Punti di vista, opinioni e commenti da piazza municipio”. Il primo taglio ha riguardato il mio intervento pubblicato il 26.7.2012 e intitolato “Le colpe sui derivati Dexia e sul nuovo ospedale a Cona”. Il responsabile dell’ufficio stampa, dipendente comunale Alessandro Zangara, ha arbitrariamente censurato la parte seguente:
“La credibilità di questa classe politica è ormai sotto ai tacchi, è rimasta solo la disonestà intellettuale, che induce i figuranti del Pd, al comando dell’avvocato, all’uso della menzogna e del ventilatore di fango. La strategia dell’agguato si avvale anche del lacchè Idv, seduto in consiglio comunale grazie alla rinuncia di chi lo precedeva. Lunedì sono andati in scena i peones privi di pensiero politico, incapaci di capire e prevenire i danni procurati alla città, da un sindaco ex democristiano, amico di Hera, eletto nel 2009 al ballottaggio, dopo aver lasciato sul terreno 10 mila voti. Una classe politica forgiata nella pochezza umana e culturale, che con poca dignità tradisce il mandato elettorale e l’interesse della città. La scena è ormai calcata da figuranti come Balestra, Portaluppi, Merli, ai quali sovente Tagliani affida la parte più umiliante del copione: coprirsi di ridicolo nel patetico tentativo di arrampicarsi sul ghiaccio della vergogna e del fallimento di un’intera generazione di politicanti. La città non é mai stata governata così male. E la colpa naturalmente è di Tavolazzi.”
Al grave atto di censura politica da parte dell’ufficio stampa del Comune, pagato dai cittadini non certo per tagliare gli interventi politici dei consigli comunali (se non in presenza di violazioni del codice penale), è seguita una mia replica, pubblicata in data 30.7.2012 e intitolata “Le colpe sui derivati Dexia e sul nuovo ospedale a Cona (II)”. La forbice di Alessandro Zangara, responsabile dell’ufficio stampa del Comune, è intervenuta una seconda volta, censurando la parte seguente:
“L’ultima sforbiciata riguarda una parte intera del mio intervento sul vergognoso comportamento tenuto da alcuni rappresentanti della maggioranza in aula durante l’ultimo consiglio sul derivato. Ecco il testo censurato: “”La credibilità di questa classe politica è ormai sotto ai tacchi, è rimasta solo la disonestà intellettuale, che induce i figuranti del Pd, al comando dell’avvocato, all’uso della menzogna e del ventilatore di fango. Lunedì sono andati in scena i peones privi di pensiero politico, incapaci di capire e prevenire i danni procurati alla città, da un sindaco ex democristiano, amico di Hera, eletto nel 2009 al ballottaggio, dopo aver lasciato sul terreno 10 mila voti. Una classe politica forgiata nella pochezza umana e culturale, che con poca dignità tradisce il mandato elettorale e l’interesse della città. La scena è ormai calcata figuranti come Balestra, Portaluppi, Merli, ai quali sovente Tagliani affida la parte più umiliante del copione: coprirsi di ridicolo nel patetico tentativo di arrampicarsi sul ghiaccio della vergogna e del fallimento di un’intera generazione di politicanti. La città non é mai stata governata così male. E la colpa naturalmente è di Tavolazzi. Lo avevano già fatto con il contratto di illuminazione pubblica Hera
http://www.cronacacomune.it/index.phtml?id=8879 http://www.cronacacomune.it/index.phtml?id=9018 http://www.cronacacomune.it/index.phtml?id=9036 e con la scandalosa chiusura del Sant’Anna, che merita un breve richiamo””. Il responsabile dell’ufficio stampa Alessandro Zangara ha motivato la sforbiciata affermando che: “..non si tratta di censura bensì di rispetto nei confronti dei cittadini e dei rappresentanti istituzionali nonché del rispetto di un impegno professionale che ritengo di continuare a seguire. Ciò per evitare che il dialogo e il dibattito politico ospitato dalla rubrica “Punti di vista” scada in uno scontro diretto, personale che nulla ha a che fare con gli obiettivi della testata giornalistica del Comune. Sulla questione avevo già avuto modo di richiamare l’attenzione anche di altri consiglieri e di intervenire in diverse occasioni per salvaguardare questo principio, questo impegno. Ho provveduto a integrare la parte relativa ai link con gli interventi pubblicati su cronacacomune.it””.
Nelle sue parole si annida l’ipocrisia dei due pesi e delle due misure. Se Zangara fosse davvero libero di mettere in atto ciò che pensa e afferma, perché mai avrebbe pubblicato, come ha fatto, la seguente affermazione di Portaluppi, in aperto conflitto con i sani principi testé enunciati? Ecco la frase, agli occhi di Zangara non diretta nè personale, indirizzata al sottoscritto dal consigliere medico, portavoce delle menzogne del Pd: “come si può garantire che un direttore generale cacciato per insanabili contrasti con Sindaco e Giunta, diventato consigliere nello stesso Comune, non sia ispirato da odi e vendette personali piuttosto che da serene valutazioni degli interessi dei cittadini?http://www.cronacacomune.it/index.phtml?id=14198.
Al consigliere Pd Portaluppi, corresponsabile insieme al suo partito ed al sindaco Tagliani della scandalosa vicenda dell’ospedale di Cona, per la quale ogni giorno, insieme, dovrebbero chiedere scusa ai ferraresi, dedico l’ultimo minuto per confessare che, mai come oggi, ho apprezzato la libertà, garantita ai cittadini del nostro paese, di scegliersi oltre al consigliere comunale dal quale farsi rappresentare, anche il medico da cui farsi curare.”
Ma c’è di più. Alessandreo Zangara ha censurato non solo la mia replica, come sopra riportato, ma anche la posizione del responsabile dell’ufficio stampa in essa correttamente contenuta, posizione che ha preferito pubblicare in coda all’intervento tagliato, senza rispondere ai rilievi da me sollevati citando un caso concreto, in merito sull’uso arbitrario e di parte della sua forbice!Questa la sua replica ai rilievi censurati.
“NOTA DI REDAZIONE – Gent.mo consigliere comunale Valentino Tavolazzi, la parte mancante dell’intervento non cambia e non toglie nulla rispetto al tema trattato. Ovviamente non si tratta di censura bensì di rispetto nei confronti dei cittadini e dei rappresentanti istituzionali nonché del rispetto di un impegno professionale che ritengo di continuare a seguire. Ciò per evitare che il dialogo e il dibattito politico ospitato dalla rubrica “Punti di vista” scada in uno scontro diretto, personale che nulla ha a che fare con gli obiettivi della testata giornalistica del Comune. Sulla questione avevo già avuto modo di richiamare l’attenzione anche di altri consiglieri e di intervenire in diverse occasioni per salvaguardare questo principio, questo impegno. Ricordo, tra l’altro, che l’intervento può essere pubblicato integralmente, a discrezione dell’autore e nella massima autonomia, nelle pagine del Gruppo consigliare sul sito del Comune. Un cordiale saluto. Alessandro Zangara – responsabile Ufficio Stampa del Comune di Ferrara “.
Non credo che i cittadini meritino la manipolazione da parte di un ufficio dell’istituzione Comune, delle opinioni e dei commenti (come riporta il titolo della rubrica) che un consigliere comunale, da loro eletto con il preciso mandato di rispettare gli impegni assunti in campagna elettorale, intende far conoscere alla città. E’ offensiva l’arroganza di chi ritiene di poter decidere cosa sia importante pubblicare e cosa no, con riferimento al pensiero di un eletto in Consiglio Comunale, che rappresenta migliaia di persone. Basta la legge e il giudizio degli elettori per “punire” eventuali falsità o insulti, quando mai esistessero. Non esiste alcun mandato del consiglio comunale ad esercitare la censura, specie se attuata in modo unidirezionale, sulla libera espressione degli eletti atta a far emergere i problemi politici di cui soffre da decenni la città.
La Costituzione garantisce a tutti il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione ed afferma che la stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Reputo grave quanto accaduto. Ravviso una netta violazione del dettato costituzionale e la supponenza di una amministrazione che condiziona politicamente, o in alternativa tollera, comportamenti dei propri uffici lesivi dei principi di trasparenza e di libera informazione della cittadinanza.
Chiedo al presidente del consiglio comunale ed ai presidenti dei gruppi consigliari di assumere iniziative politiche ed istituzionali al riguardo, atte a salvaguardare le prerogative proprie del consigliere comunale e a ristabilire un clima di imparzialità nella comunicazione istituzionale enella gestione degli spazi riservati al libero confronto tra eletti in consiglio comunale ed all’informazione dai gruppi consigliari ai cittadini.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale
Progetto per Ferrara