



La novità Progetto per Ferrara e la sua partecipazione alle prossime amministrative, ha riaperto il dibattito in città ed innescato un processo virtuoso nella politica ferrarese.
Certamente nuova è la presentazione del suo programma, il solo oggi in campo, chiaro nelle intenzioni e concreto negli obiettivi, in un contesto in cui sembrano prevalere le tattiche elettorali e la spartizione delle poltrone.
PpF concepisce la politica come servizio ai cittadini. Perciò si candida al governo della città solo dopo aver dichiarato cosa intenda fare per Ferrara e con quale sindaco.
L’opposizione ha dato il via alla campagna pubblicitaria stile Berlusconi, mentre PD e Tiziano Tagliani tacciono obiettivi, scelte e soluzioni da dare ai problemi antichi e nuovi. Forse perché non sono in grado di proporre alcun cambiamento.
Vediamo per quali motivi, con alcuni esempi.
Nella gestione dei rifiuti hanno le mani legate. Non possono garantire, come fa PpF, lo spegnimento dell’inceneritore di Cassana, dopo la completa riorganizzazione del sistema: raccolta differenziata porta a porta, recupero e riciclo dei rifiuti, impianti per la produzione di compost di qualità e smaltimento del residuo secco indifferenziato, dopo trattamento meccanico biologico.
Non possono farlo semplicemente perché Hera non vuole!
Ed avendo il PD e Tagliani, nel 2005, svenduto alla multi utility bolognese, unitamente ad Agea anche il potere decisionale in materia, solo un sindaco con le mani libere dai partiti potrà modificare il rapporto con l’azienda, assai penalizzante per i cittadini.
Così in ambito sanitario. Tagliani ed il PD chiuderanno il Sant’Anna. Non sono nemmeno in grado di limitare i danni della scelta sciagurata di Cona. Aggiungeranno un altro grave errore (la chiusura del Sant’Anna sacrificato alla speculazione edilizia) al disastro di un cantiere eterno.
PpF vuole garantire ai ferraresi un ospedale in centro storico in grado di dare una risposta efficace almeno all’emergenza, alla terapia intensiva ed alla diagnostica. Chiudere il Sant’Anna, senza tali garanzie, sarebbe l’ennesima ingiustizia regalata dal “Palazzo” ai cittadini. E ne farebbero le spese soprattutto gli anziani e le loro famiglie.
il PD, infine, non ha nulla da aggiungere a quanto abbia già dimostrato di saper fare con Sateriale in merito a: riorganizzazione della macchina comunale, tagli a sprechi, corruzione e clientelismo, ampliamento dell’offerta nidi, drastica riduzione delle emissioni Turbogas, sterzata nella politica di bilancio, culturale e di prelievo fiscale, trasparenza e partecipazione dei cittadini alle scelte. Per non parlare del “nulla” fatto finora per la mobilità urbana e la valorizzazione del centro storico.
Il ballottaggio è inevitabile. PpF è impegnato a costruire a Ferrara una alleanza con altre civiche che condividano il progetto di cambiamento. Per la prima volta ai cittadini ferraresi viene offerta una vera alternativa di governo.
Valentino Tavolazzi,
candidato sindaco di Progetto per Ferrara