



di Paolo Giardini
Ferrara Tua ha inaugurato la prima parte dell’ampliamento del parcheggio di S. Guglielmo, relativa a n. 26 posti auto pubblici in più. Dichiara d’aver speso 650.000 euro interamente coperti con proventi propri. La notizia merita un paio di precisazioni:
1 – Si tratta di 25.000 euro tondi per ogni posto macchina, un prezzo più da garage che da parcheggio all’aperto. Soldi usciti dalle tasche dei ferraresi prima di entrare in quelli di Ferrara Tua, quindi soldi pubblici, che sono “proventi propri” di Ferrara Tua come sono “in pareggio” i bilanci di Teatro Comunale o Ferrara Arte coi milioni versati dal Comune.
2 – Si è rubato alla città un preziosissimo francobollo verde interno per 26 posto auto, non si trattava affatto di “area verde inutilizzata” o “in stato d’abbandono”come indicato dai media: l’area verde vale in quanto tale, priva di pavimentazioni, asfalti, costruzioni. Se nel sottosuolo del parcheggio già sottratto al verde fossero stati aggiunti quei 26 posti, le case dirimpettaie avrebbero continuato a godere di un verde compensativo che ora manca. Si è fatta la scelta meno rispettosa possibile, un’azione di sciacallaggio ambientale.
Le opere accessorie al parcheggio, telecamere, pista ciclabile verso via Frescobaldi, sono senz’altro utili ma, nonostante la spesa folle, per fruire di una toilette bisogna continuare a mendicare nei bar aperti in zona. E per il pagamento del ticket, occorre sempre recarsi ad una postazione con qualche africano che vuole la mancia per la compagnia. Il pagamento effettuato dalla vettura, come avviene da decenni nei caselli autostradali, è troppo avveniristico per Ferrara (Tua).
L’unica congruenza in questa inaugurazione è la foto con i componenti della Casta. Almeno lì risultano in piena evidenza i geniali autori dello scempio. Oggi ho ricevuto dal candidato sindaco erede di quello nella foto una lettera che esordisce così: “Ferrara ha davvero bisogno di trovare fiducia in se stessa, nelle proprie capacità e nelle proprie risorse”. E’ proprio vero, ne ha imparata una giusta. Hanno però dimenticato d’informarlo che per acquisire fiducia Ferrara ha bisogno anzitutto di riconquistare la libertà perduta. E non è certo con i designati dal PD venditori del patrimonio comunale ad Hera che ci si riesce. Con quella gente c’è solo la malinconia della certezza di scelte sbagliate, inutili, inefficienti, di vecchie concezioni e in ogni caso troppo costose.
Abbiamo la fortuna di poterne fare a meno fra pochi giorni. Facciamone a meno.
Paolo Giardini
Progetto per Ferrara