



Pubblicata da Estense.com
di Paolo Giardini
Tanto tempo fa, il mio compagno di classe più bizzarro protestò indignato con la professoressa di lettere per via del compito in classe che gli aveva riconsegnato, corretto, riportante il contrastante giudizio “Non c’è male” anteposto al pessimo voto 4. La tranquilla docente spiegò che oggettivamente il lavoro svolto non meritava più di 4, mentre il giudizio riguardava anche il ben conosciuto autore del compito esaminato. Dal confronto con i suoi precedenti lavori, si coglieva un leggero miglioramento che andava incoraggiato con quel “non c’è male”.
Non so se quella valente professoressa sia ancora al mondo. Se lo fosse, il suo giudizio sulla vicenda neve di questi giorni sarebbe identico a quello espresso dal sindaco, e seguito dal voto Zero.
Spiegherebbe che lo zero è dovuto alla regola di utilizzare i voti dallo 0 al 10. Nell’ambito della quale non si può attribuire altro che zero a quanto oggettivamente vale meno di zero.
Per quel che riguarda invece il giudizio sui responsabili del lavoro, che non sapendo far nulla di diverso delle chiacchiere danno carta bianca ad Hera e che faccia quello che vuole a suo comodo, s’ha da prendere atto che più di così questa amministrazione non è capace di fare, quindi è vero che in tali condizioni: “E’ stato fatto tutto il possibile, e il piano neve ha funzionato”.
I più di centomila ferraresi che nutrono perplessità su tale giudizio se ne facciano una ragione. Anche le due “amministratrici” che hanno concesso l’abbattimento dei pini ai Lidi, già cominciato, per far posto a squallide costruzioni fanno il massimo loro consentito. Quindi anche per loro c’è la discrepanza fra il giudizio letterale relativamente positivo e il voto oggettivo numerico disastroso. Il vero problema sta nei cittadini che dimenticando i voti numerici rammentano solo i giudizi quando vanno a votare. Se fossero indette le elezioni amministrative per la prossima primavera, a neve dimenticata il Barco confermerebbe con percentuali bulgare Tagliani, Modonesi, la Zappattera. Felicemente disponibili ad fantozzate invernali garantite.
Paolo Giardini