



La disamina del trend elettorale presentata dal sig. Roberto Gorgati nella lettera “ballottaggio sì, ma tra chi?” è arguta, ma dà ancora per scontata l’equivalenza fra votazioni politiche e amministrative, non tenendo conto delle differenziazioni fra i segnali d’insofferenza. E’ così sicuro che si replicherà l’anomalia di intendere le elezioni amministrative come versioni minori di quelle politiche?
Quando il mondo era diviso in due blocchi antitetici, e la nostra appartenenza ad uno dei due dipendeva esclusivamente dai risultati elettorali, si poteva votare senza neppure far la fatica di pensarci su, tanto, ci si prendeva sempre.
Oggi si può continuare a votare alle amministrative come prima, ma più bovinamente di prima perché, venendo meno la netta demarcazione di un tempo, le ambiguità sono diventate la norma.
Adesso sono in palio 1.800 giorni uno diverso dall’altro, da riempire d’attività svolte da persone competenti e intelligenti. I politici di professione hanno fermamente dimostrato di non esserne capaci neppure impiegando le controfigure. Le loro performance sono da riportare pari pari in sceneggiature tragicomiche, a partire dalla scemenza dell’ospedale di Cona, arrivando all’ultima scemenza dell’asilo di via Salice. Il massimo della loro creatività sta nell’aver indotto il bisogno di Liste Civiche! A queste resta il compito di assicurare la gente che faranno l’esatto contrario di quello che hanno combinato i politici. Se ne dorranno solo quelli della Casta e una certa aliquota di elettori convinti che i problemi cittadini siano semplicemente dovuti ai malvagi complotti del Berlusca. Poi ci sono anche gli iscritti ai partiti, e pure i pochi votanti alle primarie del PD che il sig. Gorgati sembra abbia dimenticato di considerare. Eppure, si tratta degli elettori attivi del maggior partito locale!
Ho il sospetto che, quest’anno, l’andare al mare o ai monti il giorno delle elezioni amministrative, perdendo la possibilità di votare finalmente un cambiamento in città, sia da mettere nel novero degli incidenti che di tanto in tanto capitano a tutti: scegliere le scarpe strette, parcheggiare in divieto di sosta, comprare un oggetto inutile, sparlare della suocera che non sai che ti è dietro le spalle….
Paolo Giardini
Progetto per Ferrara
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