



Ringrazio Valentino Tavolazzi e il PpF per aver presentato al Consiglio comunale di oggi 18 dicembre 2009 n’interrogazione sull’oasi del Poggetto e per avermi subito dato la, per noi preziosa, anche se incompleta, risposta che ha ricevuto e che vi allego.
L’interrogazione di Valentino Tavolazzi, protocollata il 15 dicembre, ha costretto il Comune, che finora, pur non avendomi espressamente negato l’accesso all’informazione ambientale (la Provincia invece mi ha negato espressamente l’accesso alle informazioni ambientali) dopo la mia richiesta Prot. 87/09/GL del 23 settembre 2009.
Il successivo sollecito della stessa, la successiva richiesta di un appuntamento per 15-20 minuti di colloquio con
i cittadini e infine il ricorso con richiesta di riesame della mia richiesta al difensore civico regionale in quanto quello comunale e provinciale è vacante, a tutt’oggi non mi ha ancora dato né un’informazione scritta di una riga né un informazione verbale, a dare questa risposta con una significativa cronologia degli atti e degli incontri che, se notate bene sono sempre a seguito di intervento dei cittadini a partire dalla prima lettera di Barbara Faccini del 24 giugno 2009 a quest’ultima interrogazione di Valentino Tavolazzi del 15 dicembre scorso, passando per le mie richieste
che elenco di seguito:
— Prot. 87/09/GL del 23/09/09 con oggetto: richiesta di adozione di tuttii provvedimenti possibili per salvaguardare “il patrimonio naturale”, sito in Sant’Egidio zona Poggetto, tra Via Olmo, Via Sgarbata e Via Pandolfina
(All. 1 e 2) e di accesso all’informazione ambientale ai sensi del Dlgs 195/05.
— Prot. 95/09/GL del 09/11/09 con oggetto: lettera aperta con sollecito risposta puntuale al Prot. 87/09/GL del 23/09/09 con richiesta di adozione di tutti i provvedimenti possibili per salvaguardare “il patrimonio naturale”, sito in Sant’Egidio zona Poggetto, tra Via Olmo, Via Sgarbata e Via Pandolfina (All. 1 e 2) e di accesso all’informazione ambientale ai sensi del Dlgs 195/05 e con richiesta a tutte le persone in indirizzo diretto di un appuntamento per un colloquio di almeno 15-30 minuti, assieme ad alcuni cittadini a nome dei quali sta facendo questo sollecito.
— Prot. 97/09/GL del 18/11/09 con oggetto: richiesta aperta di riesame, ai sensi dell’art. 7 del Dlgs n. 195/05, della lettera proprio protocollo 87/09/GL del 23/09/09 (All. A), avente oggetto: richiesta di adozione di tutti i provvedimenti possibili per salvaguardare “il patrimonio naturale”, sito in Sant’Egidio zona Poggetto, tra Via Olmo, Via Sgarbata e Via Pandolfina (All. 1 e 2) e di accesso all’informazione ambientale ai sensi del Dlgs 195/05, richiesta sollecitata con lettera proprio protocollo 95/09/GL del 09/11/09 (All. B).
Vorrei che notaste il comportamento “psicologico” degli uffici comunali: si muovono mediamente dai 10 ai 15 giorni dopo aver ricevuto una lettera sull’argomento ad esclusione del sollecito del 9 novembre che, soprattutto con la nostra conferenza stampa del 10 novembre e la successiva pubblicazione dei primi articoli sulla stampa dell’11 novembre, ha fatto lavorare intensamente gli uffici comunali per ben 2 giorni di seguito e cioè l’11 e il 12 novembre, provocando anche un incontro; dopo qualche azione intrapresa a seguito delle nostre lettere e delle nostre azioni gli uffici comunali tenderebbero a fermarsi, ma devo dire che non abbiamo permesso lorodi fermarsi tanto e alla fine “forse” faranno qualcosa, ma affinché non si fermino ancora, dobbiamo insistere.
E’ tardi e non ho tempo di fare altri commenti significativi, ma per comodità vi riporto sotto un estratto della mia suddetta richiesta Prot. 87/09/GL del 23 settembre 2009, che comunque allego integralmente, insieme alle altre 2 citate che allego per coloro che si sono aggiunti successivamente alle nostre lotte.
Colgo l’occasione per ringraziare anche Alex De Anna e Io Amo Ferrara per aver presentato al Consiglio comunale di oggi 18 dicembre 2009 un’interrogazione sulla scuola media “fantasma” nell’area a Est del parcheggio del Cadoro nel Quadrante Est: appena riceverò da Alex De Anna il testo della risposta data oggi, ve la invierò: è una risposta molto
significativa, che non ho tempo di illustrarvi adesso.
Luigi Gasparini
“A titolo solamente esemplificativo, ma non certamente esaustivo, il
sottoscritto ricorda che l’art. 23 del REGOLAMENTO COMUNALE di Ferrara DEL
VERDE PUBBLICO E PRIVATO (All. 4) così recita:
“Art. 23
Ordinanze del sindaco
1- In tutti casi in cui sia constatata un’azione od omissione in violazione
delle norme del presente regolamento, il Sindaco, indipendentemente
dall’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria, puo’ ordinare al
responsabile dell’infrazione di uniformarsi alle disposizioni regolamentari
prescrivendo a tal fine un termine perentorio.
2- In particolare, nel caso di abbattimento di alberature o altra
vegetazione, non preventivamente denunciato o autorizzato, il Sindaco può’
ordinare il ripristino dello stato dei luoghi.”
E’ doveroso ricordare che sanzioni rigorose ed esemplari e soprattutto
l’obbligo del ripristino dello stato dei luoghi, esistente prima del
danneggiamento acuto e cronico dell’ecosistema di “un patrimonio naturale”,
oltre che essere un’azione repressiva nei riguardi di chi ha compiuto dei
gravi scempi ecologici, è pur sempre anche un sistema deterrente per altre
persone, affinché non compiano in futuro altri scempi ecologici così gravi.
Una pubblica amministrazione sensibile alla tematica ambientale, secondo il
sottoscritto, deve punire questi scempi ecologici e deve esercitare una
forte azione di prevenzione affinché non ne avvengano altri.
Il sottoscritto mette a disposizione le proprie conoscenze e quelle
acquisite da altri cittadini sensibili al dovere di salvaguardia dei
“patrimoni naturali”, che gli hanno segnalato i gravi scempi ecologici
descritti sopra.”