10 Feb, 2011
Grillo a Ferrara: “Dall’Ariosto a Tagliani…”
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Da Estense.com
Dopo la satira pungente, elogia Tavolazzi e incanta con le tecnologie della rete
A tre anni dall’ultimo tour, Grillo is back a Ferrara. Il comico, fondatore del Movimento 5 stelle, è tornato ieri sul palco del Palasegest davanti a una platea di duemila persone e non ha risparmiato nessuno. “Ferrara, meravigliosa città – ha esordito camminando tra il pubblico –. Una università prestigiosa, un palio storico, una città patrimonio dell’Unesco, una urbanizzazione moderna firmata dal duca d’Este, un faro nella mobilità su due ruote. Dall’Ariosto a Tagliani… che evoluzione culturale!”. In apertura scorrono le immagini di catastrofi naturali, sul grande schermo, un ciclorama semicircolare allestito sul parquet del Palasport. “Adesso che vi siete tranquillizzati – ha esordito Grillo salutando il suo pubblico – possiamo passare a parlare delle cose serie”.
Grillo ha così tirato in ballo Cona. “Tornando a Ferrara mi chiedevo: l’avranno finito, nel terzo millennio, questo ospedale nella valle della morte?. E invece no. Propongo – ha continuato satirico – barelle galleggianti e chirurghi coi braccioli, per risparmiare sull’impianto di bonifica. E intanto – ha proseguito – il Sant’Anna diventa luogo di speculazioni e il polo chimico continua a inquinare”.
Grillo ha sparato a zero, con la sua tipica satira pungente, contro tutti gli esponenti politici. Non ha risparmiato nessuno. Da Berlusconi a Bersani, da Bossi a Casini, da Fini alla Rita Levi Moltalcini. Attacca imprenditori, da Marchionne a De Benedetti, e riserva parole di satira anche verso il cardinal Bagnasco. Battezzando quasi tutti con soprannomi che strappano puntualmente risate.
“I soldi sono politica e la politica sono soldi”, questa in sintesi l’accusa che muove il fondatore del Movimento 5 stelle. “Ecco perché il V-day: ‘vaffanculo’ non è più una parolaccia, l’ha detto la Cassazione: è un consiglio turistico sessuale”. Un attacco diretto ai vertici amministrativi, sulle questioni ambientali in primis ma anche su quelle energetiche. Da quelle economiche fino alla sanità. “Si spendono soldi per farci ammalare – ha detto citando una ricerca sulla tac spirale sostenuta da Veronesi -: dovrebbe chiamarsi ‘malattia’, non sanità”.
Attacca Hera e la lottizzazione dei cda: “il Comune torni ad amministrare il bene comune” ha esortato il comico, che ha evidenziato nel corso della serata i cavalli di battaglia del suo movimento: acqua pubblica – c’era anche un banchetto pro referendum del Comitato estense, all’ingresso del Palasegest -, riciclo dei rifiuti, filiere a km zero, tutela del patrimonio naturalistico “in vendita alla mafia”, stop al finanziamento dei partiti “il rimborso elettorale”, il finanziamento dei giornali “sulle copie stampate e non vendute”, la tv “che cambia la percezione della realtà”, perché sarebbe fatta da “guardoni dal buco della serratura”. Attacca gli “stipendi illimitati quanto il numero di legislature ed incarichi” dei politici, che “stanno in Parlamento anche se colpiti di condanne penali”.
Giovani e web, le parole d’ordine di Grillo. “Dobbiamo votare idee, programmi, non persone: date una mano a queste nuove liste civiche. Io verrò a sostenerle in campagna elettorale. I politici che abbiamo oggi in Comune, con la rete che porteranno questi giovani, saranno morti”.
Applausi e risate, a scandire la serata. In platea, tutti i grillini locali, dai giovani codigoresi e centesi. C’era il consigliere Valentino Tavolazzi (“gli dovrebbero fare – ha detto Grillo – un monumentino, per quello che sta facendo per Ferrara”), ma anche agli amministratori regionali Favia e De Franceschi.
Dal locale al nazionale e viceversa. Grillo non ha risparmiato nessuno, neanche la polizia, ricordando la tragica vicenda Aldrovandi e il “coraggio straordinario dei genitori”.
E poi incanta la platea, in chiusura. Indossa un particolare cerchietto per encefalogramma e solleva una pallina. Con la forza del pensiero. Un click e stampa un porta-Iphone. Poi ne ricicla la plastica. E un secondo click avvia la stampa di un fischietto. Sa tutto del garante della privacy, Francesco Pizzetti: digita il suo nome su Spokeo.com e mostra sul maxischermo di che segno zodiacale è, il suo stipendio, la metratura della sua casa, cosa dicono i vicini di casa di lui. “Ci fanno firmare la tutela della privacy e poi scopriamo su google maps che siamo stati fotografati sulle strisce pedonali”, dice, mostrando uno scorcio di viale Cavour ripreso dal web. Dopo oltre due ore e mezza ininterrotte di spettacolo, Grillo suona il fischietto: un applauso fragoroso chiude la serata al Palasegest.