



Finalmente il gruppo consiliare del PD esce allo scoperto ed interviene, dopo varie sollecitazioni, su temi di grande interesse per la collettività ferrarese. Dichiara inoltre con orgoglio, in chiusura di una lunga lettera pubblica, di fare gli interessi dei cittadini, non “chiacchere”. Vediamo se tanta autostima deriva dall’oggettività dei fatti.
I consiglieri sostengono che la dimensione aziendale di Hera costituisca un vantaggio per i cittadini. Consentirebbe infatti alla multi utility di attuare notevoli investimenti nella rete idrica, vero e proprio colabrodo, e di acquistare gas a prezzi competitivi, a tutto vantaggio dei cittadini.
In merito al primo punto essi dichiarano che “in questi anni sono stati effettuati notevoli investimenti per ridurre il tasso di dispersione lungo i tubi che, ricordiamo, superava il 40% nella sola città capoluogo”. Dove avranno attinto i dati i nostri eroi?
Il bilancio ambientale 2004, a pag. 27, quantificava le perdite della rete idrica ferrarese attorno al 30% nel 2001 e 2002, 30,8% nel 2003, 32% nel 2004. L’autorità dei servizi idrici della Regione, relazione di sintesi 2007 a pag. 23, dichiara perdite nel 2005 pari al 38% nei Comuni serviti da Hera e 43% nei Comuni Cadf (media 39,77%).
Dunque, in base ai dati ufficiali fino al 2005, non risulta che “il tasso di dispersione” si sia ridotto! Chiarisca pertanto il Pd su cosa basi le proprie convinzioni e soprattutto fornisca i dati.
Se poi si considera che nel 2005 le perdite di acqua a Piacenza sono state il 26%, a Reggio il 27% e a Bologna il 25%, non risultano così evidenti i progressi decantati da Vitarelli!
Forse andrebbe ascoltato il suo consiglio di chiederci “cosa sarebbe successo se….non avessimo svenduto Agea?”.
Riguardo alla presunta convenienza dei prezzi praticati da Hera per il gas fornito attraverso la rete ereditata da Agea, i consiglieri del PD tacciono il fatto che, grazie alla liberalizzazione, esistono a Ferrara offerte alternative (es. Enel Energia) e competitive almeno quanto quella di Hera.
Ciò dimostra che la leva per garantire i prezzi “di mercato” non è tanto la dimensione di chi eroga i servizi, quanto piuttosto la rottura del monopolio, che Hera ancora mantiene a Ferrara nella distribuzione dell’acqua e nella gestione dei rifiuti. Non a caso le corrispondenti tariffe sono così elevate.
E’ fin troppo evidente che, dell’insensata cessione di Agea, delle tariffe alle stelle, dei mancati investimenti nel miglioramento degli reti, porti pesanti responsabilità proprio chi, oggi, alla stregua di ufficio stampa, tesse le lodi di Hera. Gli stessi che, non accontentandosi del disastro, perseverano nell’incrementare i debiti a nostro carico, per acquisire un’immobile (ex Eridania) di cui non vi è alcuna necessità.
Infine, sbandierare da parte del PD la presunta chiusura delle discariche (più aperte che mai ai rifiuti di mezza Italia) grazie al piano rifiuti ed alla triplicazione dell’inceneritore, costituisce un insulto all’intelligenza, uno sfregio alla verità e grida vendetta. Solo una raccolta porta a porta ed una impiantistica adeguata faranno chiudere quasi completamente le discariche e spegnere i forni, a tutto vantaggio della salute!
Da ultimo la fusione tra Soelia, Cmv ed Area. Va certamente perseguita, ma non con Hera! Va creata un’alternativa ad essa, vanno indette le gare, riscritti i contratti di servizio, abbassate le tariffe! Va capovolta la strategia di gestione dei rifiuti. Vanno vendute le azioni di Hera.
Attuino questo i consiglieri del PD, allora forse non faranno solo chiacchere!
Valentino Tavolazzi