17 Ott, 2009
Hera Ferrara scompare, 400 lavoratori chiedono garanzie
Inserito da: PpF In: Servizi pubblici




Pubblicato da estense.com
L’intervento
Nelle scorse settimane il gruppo Hera ha deciso una propria riorganizzazione che prevede la soppressione delle Sot (Società operative territoriali) a partire dal 1 gennaio 2010. Come si evince anche dalle pubblicazioni di Hera, alle Sot dovrebbe spettare il radicamento dell’azienda pubblica al territorio in un modello di impresa che concentra nella Holding le strategie e nelle Sot il mantenimento, l’organizzazione delle attività, il rapporto costante con i clienti/cittadini, oltre ad una relazione forte con l’azionista territoriale, ossia l’ente locale.
Nei giorni scorsi l’azienda ha aperto formalmente le procedure previste dalla legge (art 2112 codice civile) per la scissione della Sot ed il trasferimento di tutto il personale parte in Hera spa e parte in Hera Com (società del gruppo).
Il sindacato ferrarese ha incontrato Hera, per capire quali erano gli obiettivi e con quale progetto si intendono realizzarli; comprendere quali erano i criteri con i quali si individuano i lavoratori da collocare nella Holding piuttosto che in Hera Com; conoscere quali garanzie vengono date ai lavoratori relativamente al rapporto di lavoro, alla forma previdenziale, ad eventuali trasferimenti in altre sedi, così come si fece con gli accordi sindacali del 2004, quando Agea e Acosea confluirono in Hera; verificare come si sarebbe mantenuto il radicamento con il territorio ed i cittadini ferraresi.
Nell’incontro avuto a Ferrara il 15 ottobre 2009 non abbiamo avuto sufficienti garanzie e la direzione locale ha dichiarato l’indisponibilità a sottoscrivere eventuali accordi.
La Uilcem-Uil non si capacita di come un operazione di trasformazione societaria così importante per il ruolo che un azienda di pubblica utilità ha, stia passando sotto silenzio. Eppure si sta concretizzando in tutti i territori, da Modena a Rimini, passando per Ferrara.
Nessuna voce si è levata dagli amministratori locali, nessuna parola da alcuna forza politica.
Cosa significa? Tutti sono d’accordo? Forse sbagliamo noi a preoccuparci?
Eppure si è ritenuto utile un Consiglio Comunale per approfondire le ricadute sui cittadini e su una decina di lavoratori del laboratorio acque di Pontelagoscuro.
Sulla vendita di Agea reti ad Hera, si sono accesi i riflettori, i gruppi consigliari hanno pensato di far slittare il dibattito del Consiglio Comunale per meglio approfondire tale tema.
Forse i problemi che noi evidenziamo e le oltre 400 persone coinvolte nella sola Ferrara da tale progetto non sono altrettanto importanti? A noi pare di no!
Invitiamo pertanto le altre OO.SS ad unirsi a noi, chiedendo ad Hera di riaprire il tavolo di discussione e, al comune di Ferrara in qualità di azionista, un incontro per capire quale sia l’orientamento nell’interesse dei cittadini.
La Segreteria Uilcem- Uil Ferrara