09 Giu, 2011
HERA mancherà l’obiettivo raccolta differenziata
Inserito da: PpF In: Circoscrizione 4|Servizi pubblici




100.000.000 di euro di dividendi per gli azionisti, pubblici e privati (le aspettative sono sicuramente state soddisfatte).
di Valerio Tavolazzi
“Apri la porta alla raccolta differenziata“. Questo è il nome del progetto pensato da HERA, per raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata, che, come richiesto dal D. Lsg 152/206, prevedono il target del 65% entro il 2012. Alla fine del 2010 Ferrara ha raggiunto il 49%. Ancora un anno e mezzo per farcela (aumentare di 16 punti percentuali e riuscire così a mantenere la certificazione ISO 14001 sulla gestione ambientale!). Ho pensato: vuoi vedere che HERA ha rivisto le sue politiche e arriverà (senza fretta) ad utilizzare il porta a porta, per dare quel colpo di reni alla gestione dei rifiuti, necessario per evitare di trovarsi nel 2012 ancora fuori legge? Questo, infatti, accadde nel 2008: obiettivo posto al 45%, raccolta differenziata a Ferrara 43,4% , con il silenzio assenso dell’ATO.
In fondo, se mi guardo in giro, il porta a porta funziona eccome. E non solo nell’industrializzato Nord. Il Comune di Salerno, 140.300 abitanti, adotta dal 2008 il sistema di raccolta differenziata porta a porta, passando dal 12% al 60% nel 2010 (faccio notare, in 2 anni!!). Capannori (Lucca) raggiunge nel 2009 l’81% con il porta a porta. Salzano (VE) nel 2010 raggiunge il 70%. A Novara (103.000 abitanti) hanno superato il 68% nel 2009. A Reggio Emilia è stato sperimentato il porta a porta nella circoscrizione settima raggiungendo il 70%. E che dire degli importantissimi risultati raggiunti dalla Campania, grazie ai Comuni Ricicloni, che nel 2010 raggiungono picchi del 90% (si, proprio la regione di Napoli)?
Noi, a Ferrara, in 10 anni (2000-2010) con le avanzate strategie e tecnologie di HERA, passiamo dal 25% al 49% (dati HERA)!! Con questo trend, arriviamo al 65% in 6 anni e mezzo (2018).
Ma, siamo a cavallo, ho pensato, finalmente. L’hanno capito!
E invece no. Lo scopro ieri sera (07/06/11), in consiglio di circoscrizione, grazie alle informazioni riportate dall’ing. Santini, Dirigente Ambiente HERA-SOT. Il progetto “Apri la porta alla differenziata” nasce, in realtà, nelle province di Forlì – Cesena, già dal 2006, e nasce come porta a porta. A Ferrara hanno lasciato “la porta” solo nel nome. Infatti a Pontelagoscuro è stato attivato dal 2010, ma come una variante della raccolta con cassonetto in strada.
Le novità rispetto alla “comune raccolta”? Campagna informativa spinta, riduzione del numero di cassonetti ed ottimizzazione delle postazioni, introduzione della raccolta stradale dell’organico. I risultati sono stati così forti che HERA ha deciso di estendere l’esperimento anche in altre zone extramura ed entro mura a normale viabilità del comune di Ferrara, coinvolgendo un bacino di utenti di 77.500 abitanti circa, entro il primo semestre 2013.
I risultati che si attende HERA? La raccolta differenziata potrà aumentare, grazie al progetto, di un 7%-9%. Tale incremento, sommato ad altri, derivanti da altre azioni (apertura nuovi centri di raccolta, incremento di sfalci e potature, etc..) dovrebbe portare, nel 2013, al raggiungimento del limite previsto entro Dicembre 2012 (65%). Meglio tardi che mai.
Chiedo all’ingegnere: perché non provare a sperimentare anche il porta a porta, in altre zone della città, anche per valutare pro e contro sul campo? Dice che la cosa non è fattibile o conveniente, ma è meno chiaro sul perché.
Chiedo, allora, se HERA ha progetti di riduzione della TIA, considerati i vantaggi della raccolta differenziata, e di depotenziamento, fino a chiusura dell’inceneritore, in un ottica di lungo periodo.
L’unica riduzione TIA concessa, per un bel po’ di tempo, sarà quella ottenuta passando dalle isole ecologiche (ringrazio il presidente Turri per avermi fornito l’informazione).
Invece sulle politiche future relative all’inceneritore, l’ing. Santini non mi ha risposto, forse per acquiescenza al veto posto dal sempre democratico e garantista Presidente Turri (che ha dichiarato fuori tema l’argomento), o forse per evitare temi imbarazzanti.
Ritengo che la politica di HERA si limiti a proteggere le scelte sbagliate fatte nel passato, come la triplicazione dell’inceneritore. L’investimento è stato fatto. Ora bisogna farlo rendere. In barba alle leggi nazionali, ed alla salute dei cittadini.
Valerio Tavolazzi
Consigliere Circoscrizione 4
Progetto per Ferrara – Movimento 5 stelle