



di Valentino Tavolazzi
Esprimiamo soddisfazione per la sentenza del Tar che conferma le tesi di Progetto per Ferrara e Movimento 5 Stelle riguardo al limite massimo di rifiuti da bruciare in un anno nell’inceneritore di Cassana. La sentenza indirettamente risponde anche al ricorso presentato da WWF e Medicina Democratica, contro i limiti concessi dall’Aia rilasciata dalla Provincia di Ferrara nel 2007 e nel 2008. In tale ricorso sono state impugnate anche le emissioni autorizzate dalla Provincia di Ferrara, in quanto troppo elevate, ed attendiamo dal Consiglio di Stato una sentenza in merito. Hera aveva chiesto al Tar di modificare l’Autorizzazione integrata ambientale con la quale la Provincia poneva la soglia di 130mila tonnellate di rifiuti l’anno da smaltire (Hera chiedeva di alzare il limite a 142mila tonnellate), di cui 30mila riguardanti rifiuti speciali.
Ma il tribunale amministrativo ha stabilito che rimangono valide le prescrizioni dell’Aia.
Attendiamo ora l’esito del ricorso al Consiglio di Stato, con il quale Wwf e Medicina Democratica hanno chiesto di decretare l’illegittimità dell’Aia, poichè consente di emettere inquinanti in quantità maggiore rispetto alla situazione ante operam (linea L1, prima della triplicazione dell’inceneritore e senza considerare Conchetta) e di ridurre dunque il limite di 130mila tonnellate l’anno.
Come Progetto per Ferrara e Movimento 5 Stelle riconfermiamo la nostra tesi, supportata recentemente anche dalle dichiarazioni dell’onorevole Bratti (Pd), sull’inutilità degli inceneritori, dal momento che oggi con la raccolta porta a porta e nuove tecnologie esistono alternative sia alla discarica che all’incenerimento. Il deputato (responsabile nazionale ambiente del Pd), infatti, nei giorni scorsi aveva affermato che “gli inceneritori sono una tecnologia superata dai tempi e che bisogna andare verso il recupero di materia adeguando l’impiantistica di conseguenza”. Una posizione, quella del parlamentare, identica a quella che noi predichiamo da anni.
Che cosa aspettano dunque il Comune di Ferrara e la Provincia ad imporre ad Hera la raccolta differenziata “porta a porta”? E’ di questi giorni la notizia che anche Carpi sta arrivando al 75% con un porta a porta esteso a tutta la città! Che cosa aspetta la Provincia a rivedere al ribasso l’autorizzazione concessa ad Hera a bruciare 130 mila tonnellate di rifiuti urbani e speciali, grazie alla quale il camino dell’inceneritore scarica ogni giorno quantità industriali di prodotti della combustione (centinaia di inquinanti velenosi) nell’aria, nel suolo e nelle falde acquifere? Da sette mesi giace in Consiglio comunale la nostra risoluzione, bocciata dal Pd e contenente tutte le proposte oggi sventolate con orgoglio da Bratti.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Ppf/M5S