20 Mar, 2013
Hera vuole di nuovo garantirsi profitti a scapito dei cittadini
Inserito da: PpF In: Ambiente e salute




Hera, con la sponda del sindaco Tagliani, vuole realizzare una centrale di teleriscaldamento nel sito del vecchio inceneritore di via Conchetta. L’impianto fu dismesso nel 2005, a seguito di un mio esposto alla Procura della Repubblica, presentato dopo aver prelevato ed analizzato un campione di terreno inquinato da diossina. Precedentemente avevo subito querela da parte di Hera ed una causa civile per danni ingenti, procedimenti entrambi conclusi con l’azienda soccombente e condannata al risarcimento per “causa temeraria”.
Oggi Tagliani dà il via libera ad un progetto di teleriscaldamento nel quale l’acqua viene riscaldata per un terzo dall’inceneritore dei rifiuti di Cassana (, incatenando così per decenni la città al suo cancrovalorizzatore. Non sarà infatti possibile spegnerlo senza mettere al freddo le famiglie servite dal nuovo impianto, anche quando una virtuosa politica dei rifiuti renderà inutile incenerirli.
Ferrara sarà costretta a cercare rifiuti ovunque per riscaldare le case. Una follia allo stato puro contro la quale Ppf farà l’opposizione più radicale possibile.
Sull’inceneritore di Cassana pende la sentenza del consiglio di stato, attivato con un ricorso dal sottoscritto e Medicina Democratica, in merito alla legittimità dell’AIA che ne ha autorizzato la triplicazione.
Sul teleriscaldamento pende una risoluzione Ppf, votata all’unanimità, che impone al Comune di assumere il ruolo di controllo delle tariffe praticate da Hera agli utenti e della temperatura di ingresso dell’acqua calda nei condomini. Il Pd ha votato il provvedimento consiliare, ma non ha fatto nulla in tale direzione.
Tagliani e l’assessora Zadro latitano da anni su tutto ciò che possa infastidire Hera, al punto che ci domandiamo se siano il Pd e la giunta Tagliani a governare la città o la multiutility dai pingui dividendi distribuiti a Comuni e privati, realizzati sul monopolio dei servizi pubblici come acqua e rifiuti, e con tariffe che dissanguano famiglie e imprese.