



di Stefano Bulzoni
L’assessore provinciale ai lavori pubblici Nardini, in Carlino 29.2.2012 affronta le problematiche della viabilità provinciale partendo dal nuovo polo ospedaliero di Cona a cui servirebbe una conplanare per baipassare la superstrada che la Provincia è favorevole a far diventare autostrada a pagamento. Secondo l’assessore questa è l’unica “possibilità per fare diventare la Ferrara – Mare arteria sicura e rispondente alle esigenze degli attuali flussi di traffico”. Continua Nardini, snellito così il traffico in sicurezza – verso il mare – rimane da risolvere il “nodo” Romea che presenta la “necessità di adeguare il tratto che collega Porto Garibaldi, con i lidi sud, Estensi e Spina”. Ricordo che l’assessore Nardini è stato per due legislature sindaco di Codigoro (1991-2001) e ben conosce che questo nodo viabilistico si risolvere con un lavoro pubblico semplice : allargare di 2 metri per lato il ponte della Romea sul canale di Porto Garibaldi e parimenti la Romea da questo ponte all’imbocco della superstrada. Spiegi l’Assessore provinciale ai lavori pubblici questi quattro “misteri dei lavori pubblici provinciali ” :
1) perchè oggi ha individuato le criticità, ovvero il nodo – ponte Romea – lidi ferraresi, mentre in Carlino 18.7.10 ha sostenuto che il ponte sulla Romea di Porto Garibaldi, nell’ambito del progetto idrovia Ferrara – Porto Garibaldi, non può essere allargato perchè “da studi effettuati risulta che dette modifiche non appaiono compatibili con il contesto ambientale e circostante”;
2) perchè i lavori di adeguamento dei ponti alla idrovia partono allargando a 9 metri la carreggiata del ponte di Valle lepri – utilizzato preminentemente da agricoltori e cacciatori – e viene lasciato allo stato attuale il ponte del portocanale di Porto Garibaldi sulla Romea che rallenta il traffico di 100.000 veicoli al giorno nei periodi estivi, costringendo i ferraresi a code di ore per raggiungere o lasciare i lidi sud, Estensi e Spina;
3) l’idrovia viene fatta per consentire il transito alle navi di quinta classe, che entrano dal Po a Ponte dove la conca è già stata adeguata a questa tipologia di navi ;
4) perchè i lavori della idrovia non sono proseguiti dalla conca di Ponte per consentire alla idrovia di diventare subito operativa per la più grande area industriale-commerciale che è a Ferrara e non a valle lepri.