



La pochezza del programma elettorale di Tagliani lascia sgomenti. Verrebbe da dire, a parte pochi punti, dove ha largamente saccheggiato il programma della lista civica di cui faccio parte, Progetto per Ferrara, “il medio evo prossimo venturo”.
Un programma stantio, una copertura di cipria per imbellettare una cosa inutile, come il suo partito considera il programma. Non una visione strategica del futuro. Non una parola, ad esempio, sulla raccolta differenziata, sulle nuove professioni che possono derivare dalla green economy. Non una parola su energie rinnovabili, mobilità sostenibile, connettività, autosufficienza energetica, risparmio energetico, piano regolatore a crescita zero, spegnimento dell’inceneritore, permanenza dell’ospedale S. Anna in città, niente di niente.
Anzi, il vice sindaco di Sateriale, che lo affiancò per molti anni, si appresta ad ultimare l’opera per cui viene posto da Hera a fare il sindaco di Ferrara: vendere all’azienda che detiene ormai il vero potere, le reti, per adesso ancora in mano ai cittadini. I romani, arrivando ove ora sorge Porto Garibaldi, vedendo la landa aperta, a perdita d’occhio, chiamarono quelle zone “magnum vacuum, grande vuoto (da cui l’antico nome di Porto Garibaldi, Magnavacca).
Spero che i ferraresi si sveglino e mandino al mare questo candidato, a farsi un bagno nel grande vuoto pneumatico di cui si circonda.
Angelo Storari
Progetto per Ferrara