



di Valentino Tavolazzi*
Il 20.7.11 Cronaca Comune (http://www.cronacacomune.it/index.phtml?id=13397) pubblicava una nota dell’assessore Luigi Marattin, in cui si legge: “In merito alle affermazioni fatte dal Consigliere Tavolazzi…si comunica che l’Assessore Marattin sporgerà querela per diffamazione nei confronti del suddetto consigliere, relativamente alle parti in cui egli diffama le capacità professionali dell’Assessore nella sua funzione di docente di Economia Politica presso il Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Bologna….La politica non si fa con le querele. Tuttavia al consigliere Tavolazzi è stato troppo a lungo permesso di raccontare inesattezze tecniche e di inquinare il dibattito politico con l’insulto e con un ingiustificato senso di superiorità….E’ evidentemente arrivato il momento di smontare anche con una bella querela la tecnica dell’insulto, con cui Tavolazzi sostituisce il serio e pacato confronto politico.
Il Resto del Carlino pubblicava lo stesso giorno la seguente dichiarazione di Marattin: «Con il giovane e inesperto assessore, come Tavolazzi ama definirmi, è cascato male. Molto male».
Il Pubblico Ministero in data 27.9.11 decideva l’archiviazione del procedimento, escludendo la diffamazione. Marattin, rappresentato dall’avv. Riccardo Caniato, con studio in via Cortevecchia 3, stesso indirizzo dell’avv. Tiziano Tagliani, in data 11.10.11 si opponeva all’archiviazione, ma pochi giorni prima della sentenza e solo dopo il deposito della memoria del mio difensore avv. Carmelo Marcello, ritirava l’opposizione. Il Giudice per le Indagini Preliminari in data 18.2.12, escludendo la diffamazione, confermava la decisione del PM e disponeva l’archiviazione del procedimento attivato da Marattin.
Questa vicenda dà l’esatta idea dello spessore politico di un partito e della sua classe dirigente che, incapace di amministrare la comunità ferrarese, mai come ora afflitta da degrado economico, occupazionale, ambientale, sanitario e democratico, tenta di colmare il deficit di competenza, di spirito di servizio e di onestà intellettuale, con l’insulto, la menzogna e il discredito dell’avversario politico.
Anche la replica di Tosi (leggi), alle mie critiche alla convenzione tra Comune e Sortini per la bonifica della discarica inerti di Cà Leona, fa parte di questo paradigma. Essa dimostra, da un lato, che il consigliere non ha capito di cosa si stia discutendo, dall’altro che la manipolazione dei fatti, il rilancio di menzogne, la mutilazione della verità, sono gli unici strumenti rimasti ad un partito alla frutta, privo di risultati positivi da presentare ai cittadini alle prossime elezioni. Un partito, che non avendo più niente da dire, ma al contrario dovendo solo vergognarsi delle scelte compiute, farebbe meno danni a se stesso mantenendo il rigoroso silenzio.
Non riprenderò le menzogne del pompiere Tosi, poiché in merito ai suoi argomenti, ho più volte sbugiardato l’avv. Tagliani, documentando su Cronaca Comune, blog di Ppf, quotidiani ferraresi e nazionali, profilo di facebook, le sue dirette e pesanti responsabilità politiche, prima come vice sindaco e consigliere regionale, poi come sindaco.
Egli, non altri, ha voluto i contratti di servizio a favore di Hera e svenduto Agea e le reti del gas all’azienda. Tagliani nel 2000 ha deciso la chiusura dell’ospedale Sant’Anna, per sostituirlo con villette e clinica privata. Lui ha gestito il derivato, bruciando milioni di euro pagati dai cittadini e ha voluto l’asilo del Salice, sul letamaio chimico al Cvm, per destinarlo a cooperative politicamente vicine. Tagliani, non altri, ha pagato a Hera il presunto debito del 2000, chiedendo con cinismo i soldi ai pensionati, ed ha scaricato su famiglie, anziani, giovani, disoccupati, artigiani, commercianti, la macelleria sociale da 33,9 milioni di euro (i ferraresi se ne accorgeranno presto), unicamente per garantire la casta che rappresenta.
Mai come ora sono stato convinto di quanto affermo da tempo. Tagliani, eletto con i voti di poco più di un terzo degli aventi diritto, dimostra nei fatti di non essere il sindaco di tutti i ferraresi ed al tempo stesso la sua incapacità di condurre una battaglia politica leale. E ciò costituisce un ulteriore danno per la città.
*Consigliere comunale Ppf
Movimento 5 Stelle