



di Stefano Bulzoni
Il Comune rileva la coincidenza della denuncia con la decisione della esternalizzazione dell’asilo.
E’ bene ricordare al Comune che in data 3.6.2010 ho consegnato al protocollo generale (n° 51767) l’esposto discariche occultate dove sono evidenziate anche quelle di Ponte. Il sindaco Tagliani avrebbe dovuto attivare le procedure di legge (DM 471/99 e L. 152/2006) sui siti inquinati .
Per la discarica che sta sotto all’asilo di via Digione (due buche di bombe da 60 metri di diametro e profonde 6), avrebbe dovuto attivare le procedure di legge sui siti inquinati già nel 2004 quando è uscito lo studio del prof. Gargini sul plume di CVM sotto Ponte. All’epoca Tagliani era vice sindaco con delega ai servizi pubblici, tra cui ricade l’asilo di Ponte.
Di questa procedura avrebbe dovuto dare comunicazione di “avviso di inizio procedimento” ai cittadini di Ponte ai sensi della legge 241/90 conosciuta come legge sulla trasparenza. Non ha fatto nulla. Anzi per bocca del dirigente all’assessorato ambiente, ing. Bassi il 15.2.2012 alla circoscrizione di Ponte ha detto che non si può bonificare l’area inquinata da CVM.
Questa “esclusione” non si può estendere all’asilo nido di via Digione dove i bambini da 0 a 3 anni non possono essere esposti a fonti di inquinamento anche minimo come ha stabilito la Usl per l’asilo di via del Salice. Pertanto il Comune deve immediatamente attivare le stesse procedure che ha attivato per l’asilo di via del Salice di cui a marzo avremmo gli esiti. Infine è scorretto che il Comune parli di “coincidenze” tra la denuncia di venerdì 17.2.2012 e la decisione della esternalizzazione dell’asilo.
Stefano Bulzoni