



di Valentino Tavolazzi
L’arroganza e l’irresponsabilità del Pd sulla vicenda Pfoa nell’acqua potabile ferrarese, fanno ombra alla difficoltà di lettura e comprensione, da parte dei suoi due rappresentanti di spicco in Comune. Il “pioniere e leader scientifico internazionale” (da curriculum pubblico), nonché medico Portaluppi, consigliere del Pd e la sua spalla ingegner Tafuro, “compagno” di banco, contestano i dati scientifici pubblicati dal dipartimento di protezione ambientale (DEP) del New Jersey, che raccomanda un valore guida preliminare per il PFOA nell’acqua potabile di 0,04 parti per miliardo, equivalente a 40 nanogrammi/litro. Un dato non molto lontano dalla concentrazione riscontrata nell’unico campione di acqua potabile analizzato a Ferrara (14,5).
Delle due l’una.
O la coppia Portaluppi-Tafuro non è in grado di rintracciare in rete il Memorandum dello Stato del New Jersey, Department of Environmental Protection, Division of Science, Research and Technology, P.O. Box 409 Trenton, NJ 08625-0409, a firma di Lisa P. Jackson, commissioner, e Jon S. Corzine, governor, (http://www.state.nj.us/dep/watersupply/pfoa_dwguidance.pdf), nonostante gli indizi da me ampiamente forniti (la sintesi oltretutto è consultabile anche in http://www.state.nj.us/dep/watersupply/pfoa.htm). Oppure la coppia del Pd Portaluppi-Tafuro ha difficoltà con la lingua inglese.
Il citato memorandum infatti, a pagina 9 (Recommendation), recita: “It is recommended that 0.04 ppb be used as preliminary health-based guidance for PFOA in drinking water”. Tradotto il testo e convertite le ppb (parti per miliardo) in nanogrammi/litro, se ne deduce quanto da me riportato, vale a dire un valore preliminare guida di 40 nanogrammi/litro. Ma non basta.
Il duo del Pd manifesta evidenti difficoltà anche con la madre lingua.
Secondo loro, infatti, avrei scritto che “l’agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente (EPA) avrebbe stabilito per il Pfoa nell’acqua potabile un livello di 0,04 parti per miliardo, equivalente a 40 nanogrammi/litro”. Nel mio testo l’acronimo EPA non c’è. La mia fonte non è l’EPA, bensì il DEP. Portaluppi e Tafuro dunque leggono DEP e capiscono EPA! E pensare che il più alto dei due si definisce “pioniere e leader scientifico internazionale”!
Oltretutto il Provisional Health Advisories EPA, da me mai citato, ma dalla coppia Portaluppi-Tafuro usato per confutare i dati del DEP, a loro sconosciuti, è giunto alle proprie conclusioni nel 2009, senza aver tenuto in alcuna considerazione la ricerca ed i risultati dello stato del New Jersey.
Non sembra serio prendere solo i dati che fanno comodo per sostenere la tesi che “va tutto bene madama la marchesa”, mentre si ignorano, o peggio si nascondono, ricerche che dimostrano il contrario. Penso a questo punto che il duo, dopo adeguato esame di coscienza, dovrebbe vergognarsi. A meno che, con coerente dignità, non presenti immediatamente un esposto alla Procura della Repubblica, contro il sottoscritto, per procurato allarme.
Valentino Tavolazzi, Consigliere comunale Ppf
Cambia la Prospettiva
MoVimento 5 Stelle
Lettera del duo PD Portaluppi&Tafuro pubblicata da Estense.com
Sui valori guida per il Pfoa
Tavolazzi continua impunemente a giocare con i dati, nell’inutile tentativo di coprire le sue affermazioni prive di fondamento. L’ultimo episodio riguarda il “valore guida” che l’agenzia statunitense per la protezione dell’ambiente (EPA) avrebbe stabilito per il Pfoa nell’acqua potabile ad un livello di “0,04 parti per miliardo, equivalente a 40 nanogrammi/litro” secondo quanto millanta Tavolazzi. In realtà, invece, l’EPA ha emanato all’inizio del 2009 una Provisional Health Advisory (ovvero una raccomandazione provvisoria per la salute) tuttora in vigore e scaricabile da internet all’indirizzo “http://www.epa.gov/waterscience/criteria/drinking/pha-PFOA_PFOS.pdf” ove si stabilisce che “i valori di Pfoa da utilizzare per stabilire un rischio potenziale di esposizione tramite acqua potabile sono di 0,4 µg/L (corrispondenti a 400 ng/L)”. Dunque la nostra acqua potabile contiene valori circa 28 volte inferiori anche a questo “valore guida”, mentre la stessa EPA precisa che tutte le informazioni finora in suo possesso “non indicano alcuna preoccupazione per l’uso routinario dei prodotti di consumo” (acqua potabile inclusa, dunque), e “al momento l’EPA non raccomanda alcuna iniziativa per ridurre l’esposizione dei consumatori al Pfoa”.
Che si tratti di ignoranza di Tavolazzi e collaboratori, oppure di malafede degli stessi (vista la sospetta invariabile sovrastima degli elementi di allarme), a questo punto poco importa. Chiediamo ancora una volta che venga restituita la serenità ai cittadini ferraresi che bevono acqua dai propri rubinetti e che si censuri la mancanza di doverosa responsabilità di un Consigliere comunale, nell’esercizio delle proprie funzioni pubbliche.
Francesco Portaluppi e Antonio Tafuro, consiglieri comunali Pd