



Il libro che vorrei, se proprio un Comune deve mettersi a pubblicarne uno, non è l’elegia del sindaco, ma il diario dei segreti di un’ amministrazione che dopo 10 anni chiude con due assessorati (guarda caso edilizia!) sotto inchiesta per corruzione e concussione; con un ospedale che a 8 anni dalla posa della prima pietra, dopo altri 10, non raggiunge l’inaugurazione; con un asilo che resta chiuso dopo aver dato speranze a 120 famiglie; con 2 quartieri cittadini – ma vogliamo dire 3? (quadrante est, ovest e Ponte) – inquinanti e non bonificati dal CVM mentre, proprio sulle morti da CVM, il Comune non viene ritenuto “degno” di essere ammesso come parte civile nel processo Solvay. Dieci anni in cui i tristi piedistalli della circonvallazione ovest protendono al cielo cavi ferrosi arrugginiti a testimonianza del fallimento Coop Costruttori. Dieci anni in cui piazza Municipale ha dovuto essere pavimentata due volte, piazzetta Cortevecchia ha assistito impotente al “cava e metti” dei paletti di ferro per delimitare il parcheggio e piazza Trento Trieste è stata dotata di lampioni da fidanzatini alla Peynet! Ma quattro inutili fontane spargono ridondante umidità in piazzetta Sant’Anna.
Sempre nei dieci anni del sindaco si sono moltiplicate le società “segnaposto” : inutili istituzioni scuola, holding e Ferrare più o meno Tue! Detto così sembrerebbe non fosse stato fatto niente di rilevante, invece no. Nonostante una fortissima opposizione popolare (11.500 cittadini che han dovuto farsi un referendum da sè, visto che il Comune ha sistematicamente respinto tutte le richieste istituzionali) la turbogas è pronta ad accendersi , senza che siano stati chiariti i presunti vantaggi per la popolazione, dato che il “concambio” con le bonifiche dell’area del petrolchimico è sostanzialmente ancora al palo, così come il vantaggio per la geotermia, spacciata per energia sostenibile ma alimentata a metano. In realtà dov’è arrivata la geotermia non ha fatto altro che aumentare le tariffe per gli utenti che ne sono serviti, in piena sintonia con la politica di Hera, altra chicca dell’amministrazione Sateriale, a dir il vero sotto l’abile regia dell’allora vice sindaco Tagliani. Tagliani che ha fuso per incorporazione la nostra Agea in Hera ( unica tra le ex municipalizzate confluite in essa) , riducendo il controllo del Comune sui suoi servizi essenziali dal 100 % a meno del 3%. Intanto però è stato triplicato il potere inquinante dell’inceneritore, contro il quale la stessa amministrazione locale ha dovuto aprire un contenzioso legale sulle quote di rifiuti da smaltire e sempre inchiodata intorno al 40% resta la raccolta differenziata. Certo, abbiamo avuto le notti bianche e il Balloon festival, insieme all’incendio del castello, eventi che attirano stormi di turisti assai più del Ronconi in teatro. Botti e pinzini alle masse e interventi chic per l’elite! Del resto, lo dice lo stesso sindaco, “l’unico manuale che ho letto in questi anni è stato quello per i naviganti” E si vede. Sigh!!
Marzia Marchi,
presidente Legambiente Ferrara