



Pubblicato da estense.com
di Paolo Schiavi
A nulla possono servire i capziosi ragionamenti di alcuni esponenti del centro destra: la sentenza della Consulta che dichiara costituzionalmente inaccettabile il lodo Alfano, coerente sia nella lettera che nello spirito, applica l’art. 3 della nostra Carta Costituzionale che recita che tutti i cittadini “sono eguali davanti alla legge”. Difficile immaginare una sentenza più obbligata di questa, o più tutelante i diritti dei cittadini tutti, di qualunque orientamento politico possano essere.
Facendo un passo nelle valutazioni politiche, al di là delle opportunità giuridiche o istituzionali, questa sentenza deve riportare l’attenzione di tutte le parti sulla centralità della Costituzione e dei diritti di cui è garante, e soprattutto rappresenta un messaggio, una possibilità per tutti gli schieramenti: quella di ritornare a basare l’azione politica sulle effettive necessità della società, di abbandonare il teatrino delle molte parole vuote funzionali solamente all’occultamento delle logiche spartitorie di potere, incarichi e denari. Un teatrino sulla cui ribalta da troppo tempo recitano sia il centro-destra che il centro-sinistra, mentre il paese e la società inesorabilmente continuano a degradarsi.
Paolo Schiavi – Progetto per Ferrara
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