



Il derivato Dexia stipulato dal Comune ci è costato 1,2 milioni di euro nel 2010 e 528 mila euro nel primo semestre 2011, ai quali vanno sommati ulteriori 2-300 mila euro nel secondo semestre. L’operazione è l’ennesimo grave errore della maggioranza che governa la città, come da anni andiamo sostenendo. Finché non si interverrà, il maldestro esercizio di finanza creativa costituirà una spada di Damocle sulla testa dei cittadini, costretti a pagare fino al 2019. Il Comune infatti si è già mangiato tutto l’anticipo e le entrate incassati negli anni precedenti (motivo vero per il quale aveva fatto l’operazione) ed al 30.6.11 registra una perdita complessiva di circa 400 mila euro.
Nulla è cambiato con l’arrivo in giunta del giovane assessore al bilancio Marattin, nonostante la promessa di agire quanto prima, fatta in Consiglio comunale. Stiamo ancora attendendo che alle lezioncine seguano i fatti.
Oggi, in consiglio comunale, Progetto per Ferrara presenterà l’ennesima risoluzione che impegni il sindaco e la giunta a chiudere immediatamente l’operazione. Si tratta della quarta proposta formale di Ppf. Le altre erano state: risoluzione del 28.9.09, alla quale hanno espresso il loro voto favorevole tutti i gruppi di opposizione; emendamento al bilancio preventivo 2010 del 4.2.10, bocciato dalla sola maggioranza; emendamento al bilancio preventivo 2011, del 23.3.11, bocciato dalla maggioranza e dal gruppo Prc/Pdci.
E’ scandaloso che l’amministrazione comunale chieda sacrifici ai cittadini ed al tempo stesso non si muova per rimediare all’ennesimo grave errore, facendone pagare il prezzo ai ferraresi.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Progetto per Ferrara
Movimento 5 Stelle.