



di Roberto Zambelli
apro i giornali e trovo una notizia che sembra essere l’amaro premio per chi non ha saputo scegliere la discontinuità: nel quadrante est si riparte con i lavori di posa del diaframma, non si sa contro cosa e per chi. Contro l’inquinamento? Ma l’inquinamento non c’è già? La cura giusta non sarebbe la bonifica? Contro il CVM? Ma il CVM non è un gas che, in quanto tale, sarebbe confinabile solo dentro ad un contenitore a tenuta stagna o in altri modi molto diversi e più sofisticati di un muro? Confinamento contro la dispersione di inquinanti nel sottosuolo?
Il sottosuolo si sviluppa in tutte le direzioni tranne che oltre la superficie terrestre e quindi un muro di 80 per 23 metri è tutto tranne un contenitore in grado di confinare qualcosa nel sottosuolo o no? Muro fatto per i cittadini? Assolutamente no! Tutti pensano che siano soldi buttati via o quantomeno siano risorse sottratte alla vera soluzione ancora da individuare.
La domanda che mi pongo io è: non è che andando a smuovere in modo surrettizio e maldestro l’equilibrio che si è creato e senza peraltro avere un fondato supporto scientifico aumentiamo il danno e rischiamo di rendere vani e più difficili i futuri e necessari interventi?
Altra domanda che mi pongo, e per cui ho però una risposta politica, è: ma non c’è una commissione che sta lavorando per individuare soluzioni e deve darci ancora il suo responso? Non ci sono inchieste in proposito da parte dell’autorità giudiziaria? Non ci sono i cittadini che si aspettano una soluzione definitiva e soprattutto non hanno voglia di avere, dopo l’inganno, anche la beffa di fare da cavie per esperimenti che, a quanto mi risulta e ammesso che non peggiorino la situazione, non risolvono il problema?
La mia domanda politica è: constatato che le elezioni hanno decretato la vittoria della continuità contro la discontinuità, dobbiamo per forza accettare che abbia vinto il regime del potere contro la logica, il regime della casta contro i cittadini, dobbiamo anche accettare che, non essendo morto il re, tutti i cittadini debbano starsene tranquilli per non disturbarne il sonno? Dobbiamo accettare che ogni professionista del settore e acquiescente possa, per continuità di comportamenti, far finta di non aver visto nulla anche per i prossimi cinque anni?
No questo non dovrà accadere perché Progetto per Ferrara, che non ha fatto un programma elettorale ma un programma di mandato, è con i cittadini, è con i cittadini del quadrante est, è con Medicina Democratica, è con il Dott. Gasparini ed è con tutti coloro che sono per la rottura degli schemi e intendono far valere i propri diritti non solo in cabina elettorale! Per Ferrara e per un vivere civile e per tenere il fiato sul collo alla casta della continuità al potere, la nostra campagna civile prosegue né più né meno come se fosse una campagna elettorale perenne. Avremo bisogno di tutti i cittadini che vorranno salire sulla nostra “carrozzina” della discontinuità.
Roberto Zambelli
Progetto per Ferrara