



In un intervento sul proprio blog il comico ‘saluta’ Tavolazzi
E’ un Beppe Grillo che ha un sorriso che va da un orecchio all’altro quello che annuncia di aver inoculato il “virus” (“della conoscenza e della consapevolezza”) in trenta città, tra cui anche Ferrara, terra fresca di comizio dell’istrione genovese a sostegno della campagna elettorale di Progetto per Ferrara e dove vede già un Tavolazzi “con l’elmetto”.
E’ un Beppe Grillo che ha un sorriso che va da un orecchio all’altro quello che annuncia di aver inoculato il “virus” (della conoscenza e della consapevolezza) in trenta città, tra cui anche Ferrara, terra fresca di comizio dell’istrione genovese a sostegno della campagna elettorale di Progetto per Ferrara.
Tra le varie città dove le sue liste “certificate” a cinque stelle hanno perforato il muro elettorale, il comico genovese indica anche quella estense. “Abbiamo piazzato trenta virus in una trentina di comuni – esulta -. Ma è una cosa incredibile. Una rivoluzione dal basso fatta con la gente, con la Rete. Invece che farla con le salme in televisione l’abbiamo fatta con questa cosa qua. Trenta virus in trenta città, anche importanti. Livorno, Bologna, Modena, Ancona, Forlì, Cesena, Pesaro, Reggio Emilia, Rivoli, Spoleto, Brindisi, Caltanissetta, Ferrara e non ce le ho tutte. Anche nei piccoli centri. Una cosa fantastica”.
Non è un problema per il blogger se Progetto per Ferrara otterrà un solo posto in consiglio comunale: “Ne basta uno lì dentro per creare un corridoio di trasparenza. Gli roviniamo tutti i giochini: PDL, PDmenoelle, queste salme che si mettono d’accordo con inceneritori, rigassificatori, cementificare l’urbanizzazione delle città. È finita per loro. Ma non bisogna dirlo. Non bisogna dare nell’occhio. Anche, bisognerebbe essere anche un po’ depressi. E dire: poteva andare meglio, pazienza, non contiamo niente. Hanno fatto, questi ragazzi, una campagna con cinquecento, settecento, mille euro al massimo, contro milioni di euro andati proprio in fumo. Stiamo facendo una cosa straordinaria”.
Il successo della legalità ‘grillesca’ va anche oltre agli enti locali. “Bene, siamo andati oltre le previsioni perché Sonia Alfano ha preso circa 165.000 preferenze, una cosa enorme – sorride il Beppe nazionale -. Senza passaggi televisivi, senza giornali, senza interviste. Con la Rete. Con gli sforzi dei ragazzi dei Meetup. De Magistris, dopo il pedo-nano, credo che sia quello che ha preso più preferenze in assoluto, siamo sulle 460.000 preferenze circa. Ora ne abbiamo due in Europa che controllano dall’alto e poi decine di virus dal basso. Un successo strepitoso. E per la prima volta i cittadini si votano, votano loro stessi”.
Grillo vede già Tavolazzi “con l’elmetto”: un cittadino informato entra in comune e filma. Metteremo tutto in Rete e poi proporremo le nostre idee, le cinque stelle. Sono le idee del futuro, quelle delle quali parla Obama e Schwarzenegger in California. Ci verranno tutti dietro. Ci stanno venendo dietro. Ci prendono le idee. Ci prendono le idee dell’acqua pubblica, del wifi libero e gratuito, della mobilità, della raccolta differenziata porta a porta. Ci prendono le idee sulle rinnovabili, sulle case passive che producono energia. Il fatto di fare rete con l’energia. I cittadini che si scambiano energia in rete. Sono questi i grandi motivi per cui noi siamo dentro. E ce li porteremo tutti dietro. Ne basta uno per rovinarli tutti. E loro lo sanno”.
E per il popolo della rete le amministrative sono solo l’inizio. “Poi passeremo alle regionali – conferma Grillo – e poi … al Parlamento! Ce lo prenderemo. La Rete sarà il grande cambiamento. E sta già cambiando. Loro non sanno. Loro non sanno neanche cosa vuol dire download, open source, queste cose. Per noi è l’inizio. È solo l’inizio. Ciao”.