



di Valentino Tavolazzi
Il voto in consiglio comunale può prestarsi a diversi usi. Si può votare a favore o contro un provvedimento, una mozione, un ordine del giorno, per le proposte di merito che contengono. Si può al contrario utilizzare il voto come strumento politico, per marcare opposti schieramenti, per arginare critiche di merito provenienti da parte avversaria, per delegittimare proposte pur condivisibili, ma non prodotte in casa propria. Ieri il Pd, in Consiglio, ha votato nel secondo modo. Non si tratta della prima volta da quando frequento l’aula, ma spero che il gruppo consigliare sviluppi una riflessione al riguardo.
Ieri dunque, il Pd ha bocciato la mozione, ampiamente condivisibile, del consigliere del Pdl Rendine, in merito alla nomina del comandante del corpo di polizia municipale. Lo ha fatto, mettendo in imbarazzo anche l’Idv, motivando (il capogruppo Merli) che suddetta nomina compete al sindaco (vero!) e che in nessun modo questi debba essere influenzato, nemmeno da valutazioni votate dal Consiglio comunale. In verità la mozione in oggetto non vincolava il sindaco, né altri, ma semplicemente invitava a prendere una decisione dopo aver analizzato il patrimonio professionale interno all’Amministrazione, garantendo nel contempo ed in ogni caso, requisiti di competenza, umanità e capacità tecniche da parte del prescelto. La posizione del Pd è apparsa politicamente debole, insostenibile e di fatto rispondente alla logica di bocciare qualsiasi proposta provenga dall’opposizione, indipendentemente dai contenuti. Ppf ha votato a favore.
Un episodio analogo era accaduto nel consiglio straordinario del 9.11 su economia ed occupazione. Là il Pd e gli alleati avevano bocciato le proposte di Progetto per Ferrara, pur ammettendo in aula la loro condivisibilità. La motivazione, data in quella sede e ribadita ieri dal consigliere Vaccari del Pd, andrebbe ricercata nelle premesse della mozione di Ppf, che a detta del Pd erano troppo severe nei confronti dell’Amministrazione. Dunque buone proposte bocciate, in quanto precedute da critiche non digeribili, ancorché ben motivate. Sarebbe stato politicamente più corretto da parte del Pd sbugiardare le critiche ritenute eccessive, ma nel contempo approvare le proposte. I ferraresi ne avrebbero beneficiato.
Ancora ieri in consiglio il Pd si è astenuto su una mozione presentata dall’Idv, suo alleato, contro gli eccessivi costi della politica. Una proposta semplice e condivisibile da parte di tanti cittadini. E’ facile comprendere il voto contrario del Pdl (non poteva non difendere la costituzione del ministero della salute, con annessi sottosegretari, direttori ecc.. decisa dal proprio governo nazionale). Meno giustificata è la decisione del Pd di non sostenere la proposta dell’alleato, oltretutto ritenuta condivisibile nella sostanza dal capogruppo Merli, solo per non differenziarsi dall’astensione nel Parlamento, sullo stesso tema, da parte del Pd nazionale. Ppf ha votato a favore.
Infine l’assestamento di bilancio 2009. Progetto per Ferrara ieri ha votato contro perché, tra l’altro, non condivide la scelta del sindaco di attribuire, in un momento di crisi, una indennità ad personam, aggiuntiva, di 20 mila euro lordi più contributi (25 mila euro di costo per il Comune), pari ad oltre mille euro netti al mese (uno stipendio da impiegato), alla portavoce del sindaco, già inquadrata in una fascia medio alta della struttura comunale, con una retribuzione dello stesso livello. Un vero e proprio schiaffo ai tanti dipendenti comunali bravi ed onesti, non oggetto delle medesime attenzioni. Il sindaco ha spiegato la propria posizione, condivisibile o meno, ed i motivi per i quali ha adottato tale provvedimento. Il consigliere Vaccari del Pd, invece, dopo aver ricordato i risparmi della manovra di settembre (argomento non in tema), ha preferito accusare di strumentalizzazione Ppf, invece di confutarne la critica nel merito e di motivare la validità della scelta da parte sua, da parte del suo partito e della maggioranza, di votare a favore di tale provvedimento, inopportuno e contraddittorio.
Il voto è bello perché è vario!
Valentino Tavolazzi Consigliere comunale Ppf
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