17 Nov, 2011
Imbarazzante la posizione dell’assessore Marattin
Inserito da: PpF In: Servizi pubblici




di Tommaso Mantovani*
Mi permetto di rispondere alla lettera aperta dell’assessore Marattin al Comitato Acqua Pubblica. Davanti a cotanto senno, mi presento come uno e bino: sia come referente provinciale di Medicina Democratica, aderente al Forum e al Comitato fin dagli inizi; sia come umile consigliere di circoscrizione 3, per il Movimento 5 stelle-Beppe Grillo.it, che ha come stella principale proprio la tutela dell’acqua bene pubblico, pur perseguendola con un proprio percorso, lontano da partiti e para-partiti. Premetto che non insegno economia, ma so leggere la normativa. E magari mi intendo un pochino di ermeneutica, che è l’arte dell’interpretazione dei testi e delle parole.
E se gli economisti nelle istituzioni sono quelli che ci hanno portato alla crisi internazionale attuale, non mi sento certo imbarazzato ad esprimere la mia opinione. Trovo invece che sia piuttosto imbarazzante la posizione dell’assessore Marattin, riguardo alla ripubblicizzazione dell’acqua. Ricordo benissimo che alla vigilia dei 4 referenda, quando nulla lasciava presagire l’esito positivo, lui affermava che avrebbe votato “no” al quesito che chiedeva l’abolizione della remunerazione del capitale investito. Salvo poi salire sul palco dei vincitori in piazza Trento e Trieste, all’indomani dei risultati, proprio a fianco degli attivisti del Comitato Acqua Pubblica. Forse perché c’era la speranza di imbonirli e andare presto alle elezioni politiche? Ora invece, con il governo monti è sospesa la campagna elettorale e si può sparare addosso ai sostenitori dell’acqua pubblica. Tra le domande poste dall’assessore, che interpreta a suo modo il decreto Ronchi, esattamente come un neoliberista del PDL, mi basta rispondere a quella sulla remunerazione del capitale: secondo Marattin, il rimborso dei costi più l’interesse del 7% a chi gestisce il servizio idrico, sarebbe basso. Basso? Ma dove lo trovo un rendimento garantito del genere? Se non me lo dice, investo subito i miei risparmi con Hera in tubature dell’acqua (visto anche che un 30 % della rete idrica di Ferrara è marcio). Forse neanche i BTP decennali, drogati dagli speculatori, sarebbero così convenienti….Dica piuttosto, assessore, che un interesse più basso non permetterebbe ad Hera di continuare ad incrementare del 6,5 % il proprio fatturato annuo, nonostante la crisi. E che i partiti sono in mano alle lobbies, anche se in maniera più subdola e nascosta che negli USA.
* Consigliere PpF circoscrizione 3