



di M.Teresa Pistocchi – Grilli Estensi
Non ci sono solo le gocce di rugiada a rinfrescare questo scorcio di fine estate che coincide con le prime azioni politiche della nuova amministrazione, ma una serie di segnali nuovi che proprio sul tema dell’acqua sembrano aprire la speranza, seppur cauta , che qualcosa di nuovo stia succedendo. La vicenda del laboratorio di Ponte, in pole position tra le questioni dibattute in questa estate ferrarese ,si è trasformata di fatto in un vero e proprio fiume in piena che riempie non solo pagine web e carta stampata, ma dibattiti pubblici e privati, incontri a vario livello ,istituzionali e non .
Lunedì scorso, durante il consiglio straordinario richiesto in piena canicola estiva da una cordata di gruppi di opposizione con la civica PpF capofila, è stato consegnato nelle mani del neo Sindaco un documento unitario scritto , dibattuto e infine approvato sia da opposizione che maggioranza.
Abbiamo visto il primo cittadino un po’ freddino e abbiamo percepito nelle sue parole, pur ricche di pragmatismo , un certo scetticismo sulla buona riuscita dell’operazione.
Purtroppo la storia politica di questo paese ci ha abituato a diffidare dei documenti che escono dai tavoli di concertatazione poichè spesso diventano frutto di compromessi ,altrimenti detti “papocchi”; operazioni concepite per mettere a posto le coscienze degli amministratori e tacitare l’opinione pubblica .
Ma in questo caso sembra proprio non sia così. Per una volta tanto il documento unitario assume un valore positivo e innovativo :
si rompe la logica degli schieramenti, si persegue come unico obiettivo l’interesse della comunità, c’è una volontà ferma e dichiarata di reimpostare all’interno di HERA i rapporti tra pubblico e privato ,stabilendo precise linee di demarcazione. E ,non ultimo, c’è una precisa volontà di scolpire su roccia i principi fondamentali per la gestione futura dei BENI COMUNI che appartengono alla sfera dei DIRITTI irrinunciabili dei cittadini.
Un mandato di due pagine che starà nella convinzione e nella determinazione di Tagliani far pesare come la Treccani sulle spalle degli amministratori di Hera che non possono continuare a sottrarsi al dovere di far propri gli orientamenti che derivano dai Consigli Comunali e dai Sindaci dei Comuni associati.
Il laboratorio, nonostante la sospensione temporanea imposta dal documento, probabilmente chiuderà e si cercheranno soluzioni intermedie a garanzia. Ma è sul resto che, a questo punto, ci dovremo concentrare tutti quanti: amministratori, comitati e collettività.
I contratti di servizio non sono il Verbo, il quadro normativo può e deve cambiare magari a suon di postille , come suggerito dallo stesso Tagliani che da bravo avvocato ha continuato a ripetere che senza un diverso quadro giuridico e contrattuale i documenti politici servono a poco.
“Bene” credo abbiamo pensato in molti, perchè nessuno meglio di lui potrà lavorarci su essendo stato protagonista anche della passata e molto discutibile contattazione.
Forse è ancora troppo azzardato ipotizzare una stagione politica nuova , almeno finchè ci sarà dato di godere ad ogni apertura di Consiglio delle performance oratorie del consigliere Rendine, unico astenuto nella votazione del documento; o di “ascoltare” il pesante silenzio della squadra del PD che ( film già visto )affida al suo capogruppo l’espressione del pensiero unico; o ancora di sentire il capogruppo del maggiore partito di opposizione affermare candidamente che lui non sapeva nulla di ciò che stava accadendo e che i consiglieri non possono essere tuttologi.
Appartiene poi ai “misteri della fede” ( …politica, s’intende) la posizione di partiti come Lega e Pdl che a livello nazionale legiferano a favore delle privatizzazioni, così apertamente avversi qui a Ferrara al profitto applicato ai servizi pubblici.
Ma abbiamo anche sentito ottimi interventi di grande competenza tecnica e capacità programmatica ( Tavolazzi, PpF), di determinazione politica applicata ad una visione globale del problema (Bregola, PrC); richiami forti ad iniziare un percorso di profonda riflessione su cosa siano i BENI COMUNI( Sasso, IdV) e sulle strategie per difenderli dalla mercificazione e potenziare le capacità di controllo sulla loro gestione ( Civolani, SA).Poi abbiamo visto il presidente della commissione per il controllo dei beni pubblici ( DeAnna , IaF) affrettarsi a convocare la commissione per accelerare i tempi.
Ottimo, infine ,il segnale di trasparenza lanciato con l’autorizzazione alle riprese della seduta, in deroga al regolamento del Consiglio Comunale.
Sarebbe ingiusto fermarsi ad un “meglio tardi che mai” ; preferiamo pensare che qualcuno e /o qualcosa ora sembra fare la differenza ,sia dentro che fuori del palazzo.
Il grosso impegno del Comitato Acqua Pubblica che non ha mai smesso di lavorare e così pure l”attenzione e la partecipazione attiva di tanti gruppi di cittadini , stanno costruendo il senso di appartenenza ad una comunità che condivide un prezioso patrimonio da difendere con uno sforzo collettivo .
Solo i prossimi atti concreti dell’amministrazione su questa delicatissima partita della gestione futura dei beni comuni ci diranno se le speranze dei cittadini non verranno tradire.
Leggiamo oggi, ahimè, che Tagliani parla di “treno in corsa che sta passando” riguardo l’opportunità di vendere le reti del gas. Aggiunge: “dobbiamo decidere se prenderlo”. I cittadini e una bella fetta di amministratori hanno già deciso, Sig. Sindaco. Li ascolti
Solo il coraggio del cambiamento ci porterà sollievo, come l’aria e la rugiada settembrina.
M.Teresa.Pistocchi – Grilli Estensi