07 Ott, 2009
Incarico da 90mila euro per ‘opportunità ambientali’
Inserito da: PpF In: Servizi pubblici




Articolo pubblicato da estense.com
Il caso Melchiorri in commissione. Le giustificazioni di Atc
L’importo di 90.000 euro l’anno di incarico è dovuto a “opportunità ambientali”. Così Francesco Sutti, presidente di Atc, l’azienda colognese dei trasporti che ha inglobato Acft, risponde sul caso di Gabriele Melchiorri. L’ex presidente di Acft era finito nei giorni scorsi sulla graticola per il principesco contratto di cui godeva come consulente e per l’auto in dotazione dal leasing più che oneroso, 1500 euro al mese.
Ieri la commissione di controllo sui servizi pubblici del consiglio comunale ha incontrato i vertici Act, dai quali si è sentita spiegare che quei 90mila euro servono ad assicurarsi i servigi di Melchiorri in merito all’armonizzazione dei contratti di lavoro dei dipendenti delle due aziende e per fare il piano delle necessità del territorio ferrarese in merito al trasporto pubblico.
E questo compito nessuno meglio di Melchiorri, “che conosce bene, grazie al ruolo svolto in Acft, sia il parco mezzi che le risorse umane a disposizione”, evidentemente può portare a termine.
È Alex De Anna, capogruppo della civica Io amo Ferrara, a riassumere i punti salienti della riunione di ieri durata un paio di ore. “Di fatto non sono stati chiariti i motivi – spiega il presidente di commissione – che hanno portato a quella scelta tanto onerosa, dal momento che uno dei motivi della fusione tra Act e Acft è stata quella del risparmio e contenimento dei costi. A questo punto perché non nominarlo nel cda se il suo apporto è tanto prezioso?
Quanto all’auto in dotazione, Sutti ha spiegato che Melchiorri ne usufruiva già ai tempi di Acft e che quindi il tema non è di pertinenza della nuova compagine societaria.
Spiegazioni che non hanno soddisfatto del tutto i componenti della commissione, tra cui Federico Saini, del Pdl, che ha chiesto di vedere la delibera con cui vengono attribuiti al presidente di Atc i poteri di nomina, e Valentino Tavolazzi, di Progetto per Ferrara, che ha invitato l’azienda a presentare copia del contratto di consulenza.
Richieste alle quali Sutti ha risposto ribadendo la piena disponibilità della società, compresa l’eventualità di una nuova riunione in futuro per chiarire ulteriori aspetti eventualmente rimasti oscuri.