



Tavolazzi: ”Vergognoso l’atteggiamento di Comune e Provincia”
“Le nuove emissioni autorizzate dalla Provincia all’inceneritore “più che triplicato” di Hera (passa da 40 mila ton/anno di rifiuti a 130 mila), a seguito della revisione dell’AIA (autorizzazione integrata ambientale), sono più elevate di quelle atte a garantire il non peggioramento della qualità dell’aria nei quartieri interessati”. A denunciarlo è Valentino Tavolazzi, rappresentante di Medicina democratica, l’associazione che, insieme al Wwf, si era resa protagonista nei mesi scorsi di un braccio di ferro giudiziario con Provincia ed Hera.
A dare manforte agli ambientalisti ci sarebbe anche il parere dell’Ausl, datato 5 marzo, che segnala “il significativo superamento delle immissioni nell’aria – fa notare sempre Tavolazzi – prima prodotte dalla sola linea L1, a seguito delle nuove emissioni autorizzate per le linee L2 e L3”.
E i conti che ne derivano non sono decisamente rassicuranti: le polveri totali immesse in atmosfera dall’inceneritore potenziato sarebbero 3,76 volte più elevate di quelle preesistenti, il cadmio ed il titanio 16,62 volte, il mercurio 24,95 volte, i metalli pesanti 15,1 volte, gli Ipa (idrocarburi policiclici aromatici) 192 volte, le diossine ei furani 2,6 volte.
Percentuali che fanno uscire l’ex city manager dai canali delle dichiarazioni “diplomatiche”: “la decisione di autorizzare il peggioramento della qualità dell’aria – afferma l’esponente dell’ambientalismo ferrarese -, assunta nel più assoluto silenzio e venendo meno al dovere istituzionale di Provincia e Comune di tutelate la salute dei cittadini (ricordo che il sindaco è il massimo garante della salute dei ferraresi), non può che definirsi vergognosa!”.
Secondo Tavolazzi “il Comune ha tradito il protocollo di intesa, siglato nel 2003 insieme a Provincia, Agea e Circoscrizione Nord Ovest, in cui garantiva che le immissioni dell’inceneritore triplicato non sarebbero state “mai superiori ai valori che vengono registrati con l’impianto attualmente esistente”. Tutti insieme hanno tradito la fiducia dei ferraresi, in particolare dei residenti nella Circoscrizione Nord Ovest”.
“Da settimane – continua Tavolazzi – la città attende una risposta dai nostri “dipendenti” in merito alle nuove emissioni autorizzate, più elevate di quelle concesse dalla precedente AIA e di quelle attribuite alla linea preesistente L1 (NOx più che raddoppiati, metalli da 6 Kg/anno a 336, IPA da 65 g/anno a 5600 ecc….)”.
La battaglia ora diventa quella delle cifre e i comitati attendono la replica, sempre a suon di numeri e percentuali di Comune e Provincia: “attendiamo da loro risposte – conclude Tavolazzi -, sperando che non abbiano smarrito la tabella delle emissioni…”.