



di Angelo Storari
Il castello di carta su cui la maggioranza politica, PD e alleati attuali e passati, hanno celato il malgoverno, sta crollando sotto la spinta dei cittadini organizzati in comitati e delle forze come PPF che finalmente hanno portato una voce fuori dal coro nell’agone politico.
Ancora prima di costituire il nostro movimento (PPF/M5*), nelle battaglie contro la triplicazione dell’inceneritore, denunciavamo le incoerenze dei soggetti politici responsabili di queste scelte scellerate, che ancor oggi ci governano sebbene puniti più o meno severamente dall’elettorato. Dicevano che le nuove linee di Cassana, ancorché triplicate, visti i progressi tecnici, non avrebbero inquinato di più.
Noi dicevamo gia nel 2008 che la raccolta differenziata porta a porta spinta era l’unica soluzione da adottare prima di decidere la triplicazione, poichè l’obiettivo, fortunatamente obbligatorio per merito del legislatore nazionale, del 65% nel 2012 di differenziata, avrebbe prodotto “fame” di rifiuti da bruciare ad un mostro di tal portata, in quanto la nostra provincia non poteva più alimentare tali quantitativi. Ignorati totalmente.
Puntualmente arrivò il ricorso di Hera al TAR per superare i limiti autorizzati, ricorso, paradossale, contro gli stessi soci di Hera, Comune e provincia.
Ribattevamo allora punto su punto come ad esempio con questa tabella, eleborata dal consigliere Tavolazzi e pubblicata già ad ottobre dell’anno scorso. In questo caso, alla tabella, base del ricorso al TAR di Medicina Democratica e WWF, SI SCELSE LA TATTICA DEL SILENZIO.
Ora la verità comincia ad emergere e la tabella si rivela in gran parte purtroppo, una previsione quasi esatta eccezione fatta per alcuni inquinanti.
Il precedente assessore all’ambiente del Comune (dipendente di Hera!) nemmeno due anni fa, a fronte delle nostre e di altri comitati, richieste di introdurre la raccolta differenziata spinta porta a porta, sulla scia della rete Zero Waste, rispondeva che i ferraresi non erano culturalmente e morfologicamente adatti a ciò.
A distanza di un anno il successore Zadro, finalmente si rende conto che nonostante lo strapotere di Hera, la sola strada da seguire è questa. Il problema è che nei piani di Hera, quando anche i ferraresi differenzieranno e produrranno meno, non solo non pagheranno meno di Tia (come sarebbe logico col sistema porta a porta) ma l’inceneritore continuerà allo stesso regime perché ovviamente per la multiutility la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti sono un business.
Continuare queste battaglie per la trasparenza e non solo, per una libera informazione, per la salute dei cittadini è per noi d’obbligo, perché i castelli di carta crollano e queste persone vanno fermate.
Angelo Storari Potavoce PpF-M5*