14 Apr, 2010
Intera armata (bianco) rossa contro PpF
Inserito da: PpF In: Ambiente e salute|Politica|Sanità




di Valentino Tavolazzi
Se si muove l’intera armata dei gruppi consigliari della maggioranza per arginare l’offensiva politica di Ppf, significa che siamo sulla buona strada. Le grandi manovre sono iniziate con la comica richiesta del consigliere medico del Pd Francesco Portaluppi, che vorrebbe provvedimenti punitivi nei miei confronti, diciamo stile ventennio o centralismo democratico sovietico, mentre accusa di dichiarazioni false Ppf ed il sottoscritto, quando i fatti dimostrano che a mentire è solo lui.
Portaluppi dichiara che “il consigliere Tavolazzi ha ripetutamente annunciato la futura impossibilità per i ferraresi di ottenere nella consueta sede di Corso Giovecca qualsiasi lastra radiologica, trattamento dialitico, o intervento di chirurgia ambulatoriale”.
Il comunicato Ppf inviato ai giornali il 21.3 e pubblicato da Cronaca Comune recita “La scelta di chiudere tutti i reparti del Sant’Anna, quando finalmente Cona sarà a regime, non tutela il diritto all’assistenza sanitaria della popolazione che vive nel centro storico, né è impedita da supposte motivazioni tecniche od economiche. Ce ne renderemo conto quando gli strateghi sanitari del Pd costringeranno gli anziani a recarsi a Cona per una radiografia, a seguito di una storta; oppure quando non si potrà sottoporsi a dialisi al Sant’Anna; o ancora quando i bisognosi di chemioterapia o radioterapia in day hospital, saranno costretti a spostarsi ogni giorno a Cona.”
Il riferimento alla radiografia è chiaramente correlato alla storta (situazione da pronto soccorso), dunque assolutamente veritiero. Poiché il pronto soccorso in città verrà chiuso, dovremo andare a Cona per una storta, sia di giorno che di notte. Quanto infatti resterà del reparto radiologia al Sant’Anna, sarà al servizio degli ambulatori, che opereranno solo su prenotazione.
Riguardo alla dialisi, i dirigenti Fabbri e Baldi dell’azienda ospedaliera hanno confermato in commissione, su precisa domanda di Ppf, che al Sant’Anna resteranno18-20 posti dialisi, mentre a Cona ci saranno 28-30 posti per casi più complicati. Questo dimostra che alcuni pazienti bisognosi del trattamento, oggi assistiti in città, domani dovranno recarsi a Cona.
Portaluppi dunque stravolge il senso delle mie dichiarazioni strumentalizzandole per scopi politici, mentre tace su radioterapia e chemioterapia oggi prestate in città, in regime di day hospital, e che domani saranno disponibili solo a Cona. Tace sulla chiusura dell’assistenza notturna. Tace sui rischi per la popolazione residente nell’area nord, nord-ovest a seguito dello spostamento del pronto soccorso a Cona. Tace su tanti altri temi.
Le grandi manovre dell’armata proseguono poi con il consigliere Tommaso Cristofori, che invece di portare argomenti a sostegno della chiusura del pronto soccorso in città, da un lato attribuisce alla mia persona allarmismo nei confronti della popolazione, disprezzo verso gli strateghi del Pd, pratica della tuttologia ed altri ameni insulti. Dall’altra chiede alle autorità sanitarie (dimenticando che il suo sindaco è la più alta carica in materia) di fornire ai cittadini tutte le motivazioni utili per far comprendere l’utilità della sciagurata (per noi) scelta del Pd. La domanda è: se Cristofori non conosce le motivazioni di fondo, perché interviene come un soldatino a difendere la scelta?
Poi arriva l’intervento del consigliere del Pd Giannantonio Braghiroli che paragona l’operazione Cona all’addizione erculea. Il suo ardire è tanto, che mi astengo da ogni commento.
Giunge infine, con qualche ritardo, una difesa d’ufficio del Pd da parte della consigliera Pd Erika Alberghini, che pur avendo avuto più tempo a disposizione, dimostra di aver studiato poco e male.
Questa volta il tema è il Pfoa. Ella afferma che “la gestione delle acque cittadine è virtuosa perché le sostanze Pfoa e Pfos sono monitorate”. Non si è accorta che la prima ed unica analisi delle due sostanze, fatta dall’Asl, risale a poche ore prima, grazie all’insistenza di Ppf durata settimane.
La medesima consigliera del Pd dichiara “Queste sostanze dal nome tanto ostico sono presenti nelle nostre acque già dal 2006, a seguito dell’introduzione da parte dell’industria chimica di composti organici perfluorati per la produzione di fertilizzanti”. Evidentemente le sfugge che il Pfoa è tutt’altro che sostanza nuova, visto che risale agli anni 30; che non viene assolutamente utilizzato per la produzione di fertilizzanti; che è in uso nello stabilimento della Solvay Solexis (prima Montedison ) almeno dalla metà degli anni 70. Dunque sono 35 anni che viene scaricato nel Po.
Per ultima arriva tutta l’armata al completo, con la firma di tutti i gruppi dell’alleanza, che riversa una quantità industriale di menzogne sui cosiddetti “esperti” di Ppf, condite da irresponsabili ironie sugli “appelli al Sindaco” di Ppf “per conoscere le effettive concentrazioni di Pfoa presenti nell’acqua che beviamo”. Come se l’argomento fosse futile e leggero.
“Oggi nessun scienziato al mondo è in grado di provare quali siano le concentrazioni di Pfoa da considerare tossiche nell’acqua che beviamo” afferma l’armata. Ma non sanno il Pd ed i suoi alleati che gli Stati Uniti hanno messo fuori legge il contaminante a partire dal 2015, che la Germania ha già fissato i limiti di concentrazione nell’acqua potabile ed altrettanto ha fatto la Gran Bretagna?
E’ vergognoso che chi ci governa perseveri nell’uso della menzogna (ricordate la ventina di pagine di presunti insulti attribuitimi, sventolate in consiglio comunale dal capogruppo del Pd Simone Merli?) e della disinformazione, come strumenti di lotta politica.
La conclusione è una sola: zero argomenti, zero credibilità.
Valentino Tavolazzi, Consigliere comunale Ppf
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