



di Lanfranco Viola
Gentile assessore alla “Cultura” Maisto, poiché, come previsto non sto ricevendo risposte a nessuno dei quesiti a suo tempo posti a lei direttamente ed ai suoi uffici, torno sull’argomento nella speranza di spiegare (anche ai lettori) perché la vicenda del Turismo a Ferrara ha preso la brutta piega attuale. Da quattro o cinque anni assistiamo a due situazioni concomitanti che secondo me, sono le ragioni principali del declino dell’Industria turistica in città.
Il primo è stata la moria di aziende, industrie, attività manifatturiere, iniziata già prima della crisi finanziaria in essere e nei confronti della quale, possiamo entrambi fare probabilmente poco.
Il secondo è stato il peso esponenzialmente acquisito, anno dopo anno, dalla diffusione sempre maggiore di internet, come luogo deputato alla visibilità e conseguentemente promozione e potenziale successiva vendita delle destinazioni turistiche.
E qui come si suol dire “casca l’asino” e di “quadrupedi” che non sanno come funziona il web ce ne sono ancora molti, troppi in posizioni di vertice nella nostra città e regione, come tentai di spiegarle nel nostro incontro di metà dicembre 2009, quando le lasciai la documentazione cartacea: la validità delle mie affermazioni è confermata dai siti internet.
In questo settore della promozione, possiamo fare moltissimo a patto però che lo si voglia.
Ha notato che sul sito del Palazzo dei Diamanti – Mostra di Chardin, c’è a tutt’oggi un solo e unico comunicato stampa! (Senza data).
Mentre i comunicati stampa, dovrebbero riportare la data di confezionamento (come le mozzarelle) perché ciò comporta automaticamente una loro data di scadenza (validità massima 30 giorni), ed essercene cinque o sei.
Perché se la mostra di Chardin è importante c’è solo un comunicato stampa? Lo studio Esseci di Sergio Campagnolo è così esoso che non ce ne possiamo permettere qualcun altro per tempo? A proposito, per questa attività quanto percepisce, visto che (nonostante i risultati) Campagnolo è il vostro addetto stampa di fiducia, inamovibile da almeno otto anni?
Che non esistano, sulla piazza sterminata, dei giornalisti giovani professionisti con intraprendenza capaci magari anche di promuovere bene la mostra su internet sui Socialnetwork?
Lo sa che ieri in data 3 agosto su di un quotidiano locale della provincia di Rimini “La Voce”, sono apparse due pagine intere che trattano (oggi) la mostra che ci sarà al Castello Sigismondo dal titolo “Parigi: gli anni meravigliosi” che aprirà il 21 ottobre (fino al 27/03/2011) di cui a parte le invierò una fotocopia affinché possa fare qualche utile confronto.
Ho citato questo fatto specifico solo perché la comunicazione è il pezzo più importante del software di ogni mostra e/o evento che d’ora in poi verrà organizzata.
Mi rendo conto che cambiare lo status quo può essere impegnativo, per chi non c’è abituato ma è ciò che d’ora in poi farà la differenza tra quanto avviene a Ferrara e quanto avviene in altre sedi espositive con cui siamo inevitabilmente in concorrenza come Rimini d’inverno.
Lei si è lamentato che i privati non intervengono, ma con chi dovrebbe relazionarsi un privato? Con le associazioni (sindacati) di categoria? Ma non facciamo ridere? La sa benissimo anche lei che non rappresentano che una infima minoranza di aziende, (diciamo meno del 15-20%) e sono quelle che sperano di raccattare, qualche briciola da tale appartenenza.
Non entro in dettagli per ovvi motivi, avrà anche lei letto le vicende più o meno giornalistiche sul tema, ma se ne volesse sapere di più, rimango a sua disposizione, per farle un quadro dettagliato e documentato di quanto sto qui affermando.
Cordiali saluti
Architetto Lanfranco Viola Ferrara
P.S. Per avere un dato che dimostri l’importanza acquisita ed acquistata nel mondo di dei viaggiatori le riporto un comunicato di trenitalia: nel 2009 + 46% di biglietti venduti (nonostante la crisi) rispetto l’anno precedente e scusate se è poco!
“La comodità del biglietto on line”
Ringraziamo il lettore che nella sua missiva (pubblicata 22 luglio) riconosce semplicità e comodità nell’acquistare i biglietti ferroviari su internet.
È in buona compagnia: nel 2009 sono stati venduti 10 milioni di biglietti sul web (+46% rispetto al 2008).
Ad usare internet è un cliente su quattro dell’alta velocità.
Anche i biglietti regionali possono essere comprati sul web e stampati comodamente da casa.
Il loro acquisto avviene però su una piattaforma diversa da quella dei treni AV e a media e lunga percorrenza, e questo impone un acquisto separato.
Non un solo biglietto quindi, ma due o più. Dall’anno prossimo sarò possibile comprare le due tipologie di servizio, oltre ad altri servizi aggiuntivi, con un’unica operazione ed un solo biglietto.
Federico Fabretti
Ufficio stampa Trenitalia
http://www.palazzodiamanti.it/index.phtml?id=489