25 Feb, 2012
Interrogazione sulle modalità di smaltimento dei rifiuti
Inserito da: PpF In: Circoscrizione 3|Interrogazione




Al Sindaco del Comune di Ferrara,
Tiziano Tagliani
Alla presidentessa della Circoscrizione 3
Paola Boldrini
Oggetto: Interrogazione sulle modalità di smaltimento dei rifiuti speciali/pericolosi ad opera dell’impianto di incenerimento di Hera, in via C. Diana, Cassana (FE)
Con la presente, i gruppi rappresentanti le liste civiche PPF/MoV5stelle-Beppe Grillo.it e IAF della circoscrizione 3, sono ad inoltrare la seguente interrogazione:
Premesso
- che secondo l’Atlante tematico della mortalità in Emilia-Romagna, la Provincia di Ferrara figura al primo posto in regione per almeno tre tipologie tumorali, tra cui quelle polmonari;
- che il primario del S.Anna dott. Liboni ha confermato anche a mezzo stampa gli stessi dati;
- che secondo l’Istituto di Epidemiologia dell’ASL di Ferrara (dott. De Togni), nel quartiere Barco (in v. Battara e in v. delle Sirene) si trovano 2 clusters (“concentrazioni”) anomali di tumori ai polmoni, statisticamente “significativi” al 90%;
- che secondo il detto Istituto c’è un cluster di Linfomi non-Hodgkins nell’area di Malborghetto di Boara, in sospetta relazione con l’attività (ora sospesa) dell’inceneritore di v. Conchetta;
- che secondo lo studio “MonitEr”, pubblicato a dic. 2011 dalla Regione Emilia-Romagna, sul rapporto inceneritori-salute pubblica, c’è un sospetto di relazione tra l’esposizione prolungata a tali impianti e un cluster di Linfomi non-Hodgkins in provincia di Modena;
- che secondo un’indagine del dott. G. Rasconi, medico di base, la causa di morte nelle frazioni di Cassana e Porotto, sopra i 45 anni, è per il 50% dovuta a patologie neoplastiche;
- che secondo l’Institut National de Veille Sanitaire francese, c’è un aumento dell’incidenza di alcune tipologie neoplastiche (linfomi non-Hodgkins, tessuti molli, fegato, etc.) nelle popolazioni residenti nelle vicinanze degli impianti di incenerimento;
- che secondo la rivista biomedica francese “Environment International”, nov. 2010, in uno studio effettuato a Besançon sulla popolazione residente attorno gli inceneritori, si assiste ad un aumento dei linfomi non-Hodgkins, dovuti ad un mix di diossine e di altri inquinanti;
Visto
- il testo dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) della Provincia di Ferrara dell’11 mar 2008 (P.G. 21823), rilasciata alla ditta Hera per l’impianto di smaltimento rifiuti sito in v. C. Diana;
- il D.Lgs. 152 del 3 agosto 2006 (Testo Unico Ambientale), il cui allegato D riporta i codici CER dei rifuti;
- il Protocollo d’intesa tra la suddetta ditta, il Sindaco di Ferrara e la ex- circoscrizione Nord-ovest;
- il D.Lgs regionale 94/2011 (rifiuti speciali dalla Campania all’Emilia-Romagna)
- il contratto di appalto tra Hera e il comune di Vigarano Mainarda, per lo smaltimento dei rifiuti dell’area ex-Orbit;
Considerato
- che l’ex-assessore comunale all’ambiente M. Morsucci, il 6 aprile 2007, in un’intervista a La Nuova Ferrara ha dichiarato, in relazione all’autorizzazione all’ampliamento dell’inceneritore di via Diana, che “…così come non siamo disponibili a scaricare su altri la gestione dei nostri rifiuti, non siamo nemmeno disponibili a prenderci in carico la gestione delle problematiche di realtà extra-provinciali, bruciando nel nostro inceneritore i rifiuti prodotti altrove”;
- che il presidente di AREA s.p.a. L. Gadda ha dichiarato ai giornali locali che la società ha firmato un contratto di smaltimento di 20.000 t. di rifuti speciali non pericolosi con la ditta Sapna di Napoli, da smaltire presso la discarica Crispa di Jolanda di Savoia;
- che il detto sig. Gadda ha confermato a mezzo stampa che simili contratti con la ditta Sapna interessano anche la ditta Hera Ambiente, per l’impianto di Ostellato, come anche di altre ditte della Lombardia;
- che in seguito, il 12/01/2012, l’assessore provinciale all’Ambiente G. Bellini ha confermato che Hera ha ricevuto nel 2011 da Sapna (NA) 5000 tonnellate di rifiuti speciali trasportati ad Ostellato; in un secondo tempo, altre 11.300 tonnellate di rifiuti, fino a dic. 2011 e che altre 5000 erano attese entro gennaio 2012;
- che la Prefettura di Ferrara ha ufficialmente ammonito il 18 febbraio u.s. dette aziende (Hera e Area) a non stipulare contratti con aziende campane, per il pericolo di infiltrazioni della camorra;
- che la ditta Hera si è aggiudicata l’appalto dello smaltimento dei rifiuti provenienti dall’area ex-Orbit di Vigarano Mainarda, che contengono amianto, rifiuto “pericoloso” secondo il CER (Codice europeo dei rifiuti), come 17 06 05 “materiale isolante e materiali da costruzione contenenti amianto”;
Evidenziato
- che il garante della tutela della salute pubblica è nella persona del sindaco;
- che al punto 2.4 della detta AIA, alle pp.76-77 si autorizza a “ricevere un flusso di rifiuti speciali non superiore a 30.000 tonnellate/anno esclusa la frazione secca derivante dal trattamento meccanico-biologico di Ostellato di rifiuti urbani prodotti in Provincia di Ferrara”;
- che la stessa disposizione è riportata sulla rivista della circoscrizione “Vediamoci chiaro”, dic. 2007, p.1 (organo ufficiale della ex-circoscrizione nord-ovest);
- che a commento della tabella 13 dei rifiuti autorizzati, a p. 78 dell’AIA, è riportato che “i codici CER riportati in tabella 13.indicati dalla Ditta (Hera) come di possibile provenienza etra-provinciale, dovranno corrispondere a rifiuti provenienti esclusivamente dal bacino della Provincia di Ferrara”;
- che i rifiuti speciali 19 05 01 della medesima tabella sono “rifiuti urbani e simili non compostati”, come quelli importati in provincia da Lombardia e Campania;
- che i rifiuti speciali provenienti da Napoli avrebbero subito il trattamento negli stabilimenti Stir di Tufino e Grugliano, di separazione della frazione umida da quella secca;
- che tali rifiuti sono stati indagine di più inchieste della Procura della Repubblica di Napoli, perché da controlli a campione la lavorazione non risultava quella dichiarata (il rifiuto risultava tal quale);
- che la frazione secca dei rifiuti normalmente lavorati e stoccati ad Ostellato, dopo la separazione della frazione umida, finisce in un inceneritore;
Si interroga questa amministrazione al fine di conoscere:
- come intenda questa amministrazione far rispettare ad Hera i vincoli delle autorizzazioni allo smaltimento dei rifiuti, che vietano specificatamente lo smaltimento dei rifiuti pericolosi e di quelli provenienti da fuori provincia;
- quali siano nel dettaglio i contratti, le procedure e i tempi di stoccaggio e smaltimento dei rifiuti speciali nello stabilimento di v. Diana, 44 – Cassana (FE), provenienti dall’impianto di Ostellato;
- quali siano nel dettaglio i contratti, le procedure e i tempi di stoccaggio dei rifiuti provenienti dall’area ex-Orbit di Vigarano da parte di Hera, che contenedo amianto dovrebbero essere considerati “pericolosi”;
- quali siano nel dettaglio i contratti, le procedure e i tempi di lavorazione dei rifiuti dell’impianto di Ostellato, compresi quelli conferiti dalla Sapna, con particolare riguardo alla frazione residua secca;
- i Registri di Carico/Scarico che, ai sensi dell’art. 190 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., devono essere sempre presenti presso lo stabilimento, così come le copie dei formulari d’identificazione dei rifiuti, ai sensi dell’art. 193 dello stesso decreto e le analisi effettuate che attestino la non pericolosità dei rifiuti che hanno codice CER e che vengono gestiti dalla ditta come non pericolosi.
Si richiede risposta scritta.
Cordiali Saluti
Tommaso Mantovani
Roberto Mazzoni