



di Marco Zavagli
Chi è Tavolazzi e perché si candida?
Ho 58 anni e sono sposato con Marisa. Abbiamo due figli, Valerio 32 e Cinzia 28, entrambi ingegneri. Il babbo Remo, musicista e ferroviere, la mamma Fedora ed il fratello Tiziano, per primi mi hanno insegnato i valori in cui credo. Remo, gli zii Eros e Franco, il cugino Ares, il più bravo e famoso della famiglia, mi hanno trasmesso la passione per la musica, che pratico da adolescente, fin da quando suonavo con il complesso di famiglia nelle balere della provincia, nelle feste dell’Unità e di paese.
Dopo il liceo scientifico e la laurea in ingegneria meccanica, a 24 anni ho assolto il servizio militare, mi sono sposato ed ho iniziato l’esperienza professionale. Montedison, Cei, Cmc, Monoceram, Ged, Comune, Mc Manini e consulenze varie, sono state le tappe del percorso nel mondo cooperativo, nelle imprese private e nel sistema pubblico. Un’esperienza che in 32 anni mi ha portato alla direzione di aziende, con una parentesi tra il 2000 e il 2002 in cui sono stato alla guida della macchina comunale.
Non sono un politico, sono fuori dai partiti (fino ai primi anni ’90 sono stato iscritto al Pci, in cui non ho assunto incarichi). Sono un manager, un tecnico industriale, esperto di economia ed organizzazione aziendale. Sono attento ai temi della democrazia, dell’ambiente e della salute, per i quali negli ultimi anni, con Medicina Democratica di cui sono fondatore, ho promosso battaglie quali: chiusura di Conchetta, referendum contro Turbogas ed Inceneritore, ricorsi vari al Tar e al Ministero dell’Ambiente. Sono stato querelato e citato per danni da Hera. Ne sono uscito vincitore e risarcito.
Ora desidero mettere la mia competenza al servizio della città anche su altri temi, proprio come feci nel 2000. Ma questa volta da eletto!
Mi candido perché Progetto per Ferrara è una squadra meravigliosa, di grandi potenzialità per il cambiamento della politica e della città. Mi candido perché prevenire è meglio che curare. Fino ad oggi abbiamo contrastato scelte sbagliate, per limitarne i danni, ora vogliamo contribuire a prendere le decisioni giuste. Siamo pronti, con l’aiuto dei cittadini, a prendere la guida della città.
Come descrivi la Ferrara che vedi oggi e come invece la Ferrara che vorresti?
Amo la mia città, ci sono nato, come i miei genitori e i miei figli.
Ferrara è stupenda, ci si vive bene, ma forse dobbiamo ciò ai nostri avi, più che alle ultime generazioni di amministratori. Soffro nel vederla spegnersi economicamente e culturalmente. Mi spiace constatarne il degrado ambientale e democratico. Non mi rassegno a vederla male amministrata da una casta di politici che da oltre sessant’anni occupa le istituzioni e le aziende pubbliche. Non accetto che i luoghi del governo democratico della città, siano territorio esclusivo dei professionisti della politica senza mestiere.
Vorrei una città in grado di offrire una prospettiva alle nuove generazioni. Una Ferrara da cui un giovane diplomato o laureato non debba fuggire per lavorare, né sia obbligato in alternativa a mendicare un posto, sacrificando la libertà di scelta e di voto.
Sento la responsabilità di creare le condizioni affinché una giovane coppia possa metter su famiglia, fare figli se lo desidera, conquistare l’autonomia economica. Sogno un città in cui gli anziani siano considerati una risorsa e non un problema, i giovani capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, raggiungano i gradi più alti degli studi, le famiglie bisognose siano assistite, le persone svantaggiate ricevano sostegno. Sogno una Ferrara che cambia, che attira imprese sostenibili, che investe nel turismo, che valorizza il patrimonio urbanistico ed architettonico del centro storico, che sistema le strade, che si riprende i servizi pubblici locali, che risana il bilancio comunale e promuove la cultura diffusa, che tutela il territorio ed i beni comuni.
Sogno una città coesa, solidale, multietnica ed interculturale.
Vorrei che la nostra generazione lasciasse alle future una città migliore di come l’abbiamo trovata.
Perché un elettore deve fare la croce sul tuo nome?
Chiedo il voto ai ferraresi per realizzare il programma di Progetto per Ferrara, consultabile nel sito www.progettoperferrara.org.
Se gli elettori ci daranno la fiducia necessaria, faremo subito le seguenti scelte.
- Avvieremo la raccolta differenziata porta a porta e spegneremo l’inceneritore.
- Manterremo il Sant’Anna dov’è, per l’emergenza, le visite, il day hospital, la chirurgia ambulatoriale, la terapia intensiva senza ricovero, la diagnostica completa. Impediremo la speculazione edilizia nell’area ospedaliera.
- Lavoreremo per vendere le azioni di Hera e per rinegoziare i contratti di servizio. Apriremo al mercato i servizi pubblici locali.
- Attireremo con incentivi significativi nuove imprese a Ferrara. Difenderemo l’occupazione nel Petrolchimico. Investiremo nel rilancio del turismo e del commercio nel centro storico. Faremo parcheggi veri e riorganizzeremo il trasporto pubblico.
- Riorganizzeremo la macchina comunale, valorizzeremo merito, professionalità, efficienza e risultati. Combatteremo clientelismo e sprechi. Gestiremo gli acquisti e gli appalti con trasparenza, aprendo al mercato. Non assumerò un city manager. Metteremo la persona giusta al posto giusto, soprattutto ai vertici di servizi e settori. Daremo a tutti l’opportunità di migliorare le proprie condizioni professionali. Colpiremo fannulloni, disonesti e lavativi. Il cittadino sarà il nostro datore di lavoro a tutti gli effetti
- Fermeremo l’asta navigabile. Bloccheremo il consumo di territorio e l’espansione speculativa residenziale. Completeremo la circonvallazione e le reti infrastrutturali. Faremo manutenzione al patrimonio edilizio, alle strade ed alle reti impiantistiche.
Chiedo la fiducia agli elettori perché intendiamo batterci per cinque anni da consiglieri, anche se non sarò eletto sindaco. Nella peggiore delle ipotesi, chi ci voterà avrà la garanzia di una opposizione tenace, competente, non in vendita.
Chi è Tavolazzi quando la sera appende la giacca all’attaccapanni e diventa privato cittadino (hobby, interessi ecc.)?
Amo la musica, suono la chitarra. Mi piace stare con la famiglia e gli amici. Leggo e navigo in internet, che reputo la più grande scoperta dopo il fuoco e la ruota. Amo i viaggi non organizzati. Sto bene con i giovani. Vado pazzo per i dolci. Mi ritengo fortunato perché ho una gran bella famiglia ed ho sempre amato il mio lavoro.
Quanto guadagni in un anno e quanto hai speso per la campagna elettorale?
Nel 2008 ho guadagnato 200 mila euro lordi. La campagna elettorale costerà 25 mila euro, tutti autofinanziati da me e dai sostenitori di Ppf, singoli cittadini che hanno dato tanti piccoli contributi. Nessuna impresa o società o professionista ha finanziato o finanzierà Progetto per Ferrara.
Marco Zavagli
estense.com