



L’impermeabilità dei consiglieri Portaluppi e Tafuro del Pd all’ironia (calcoli complessi e sudati), si commenta da sola. Come pure la spacciata irrilevanza dei limiti di soglia (concentrazioni delle sostanze aero disperse, al di sotto delle quali si ritiene che la maggior parte dei lavoratori possa rimanere esposta ripetutamente, giorno dopo giorno, senza effetti negativi per la salute), ai fini di una valutazione della pericolosità di una contaminazione.
Avanti così, ex compagni! Contento il Pd! Chiudo definitivamente la trasmissione con il duo.
P.S. Nemmeno un grazie per avervi fatto fare la prima analisi del Pfoa?
Valentino Tavolazzi, Consigliere comunale Ppf
Cambia la Prospettiva, MoVimento 5 Stelle
Lettera scritta a 4 mani dal duo Portaluppi e Tafuro pubblicata da CronacaComune
Sui limiti consentiti di Pfoa e il PpF
di Francesco Portaluppi e Antonio Tafuro *
Il Consigliere Tavolazzi prova (ancora una volta) a negare l’evidenza. Quando ha scritto che “per il Pfoa il limite di soglia è più basso del valore riscontrato nell’acqua potabile” ha fatto un chiarissimo paragone (“è più basso”) tra Pfoa ammesso dai medici del lavoro americani e Pfoa riscontrato nella nostra acqua. Proprio da quel paragone ha derivato la necessità di un “monitoraggio continuo e frequente” di quella sostanza. Oggi tenta di far credere che voleva semplicemente segnalare “l’esistenza di un valore limite di soglia, anche in Italia, contrariamente a quanto finora sostenuto da Pd”. Anche su questo però dice il falso, visto che gli igienisti americani dicono a chiare lettere che quei limiti di soglia devono essere usati “esclusivamente in Igiene Industriale” e “non possono essere impiegati per altri fini, per esempio per la valutazione ed il controllo dell’inquinamento”.
Se non bastasse, di certo non sono “complessi e sudati” (come afferma Tavolazzi) i calcoli necessari a capire che la quantità di Pfoa ammessa negli ambienti di lavoro non è affatto “più bassa” di quella rilevata nella nostra acqua. Si tratta di due moltiplicazioni (volume d’aria respirata al minuto per i minuti di un turno di lavoro, moltiplicare il risultato per 10). Purtroppo la moltiplicazione, assieme alla divisione, hanno più volte rappresentato in passato ostacoli insormontabili per Tavolazzi e i suoi collaboratori, ma non è il caso di farne pagare le conseguenze ai cittadini con infondati e pericolosi allarmismi.
* – consiglieri comunali PD