10 Giu, 2010
L’ inceneritore peggiora o no la qualità dell’aria?
Inserito da: PpF In: Ambiente e salute




di Valentino Tavolazzi
La risposta più importante, che si aspettavano pubblico e consiglieri, dopo due ore e mezzo di relazioni iper tecniche in contesto tropicale, non è arrivata. L’inceneritore peggiora o no la qualità dell’aria? Silenzio totale, i tecnici non erano pronti a rispondere. Eppure l’invarianza delle “immissioni” tra la situazione antecedente la triplicazione dell’inceneritore e quella successiva, era la finalità del provvedimento di autorizzazione ad Hera. In altri termini la Provincia aveva detto chiaro e forte che avrebbe autorizzato l’impianto triplicato, solo se non avesse peggiorato la qualità dell’aria.
Ad oltre due anni dall’autorizzazione non ci sono ancora i dati per giungere a quella semplice verità. Si sta aspettando, udite udite, che Hera, il controllato, fornisca le simulazioni ai controllori Arpa, Provincia, Asl ecc… Una situazione da repubblica delle banane! Se poi si considera che la stessa AIA concessa ad Hera è un provvedimento a “manica larga”, poichè in contrasto con il citato principio di invarianza (per questo sosterremo come M5* il ricorso al Consiglio di Stato di Medicina Democratica e WWF), tutte le garanzie istituzionali vanno a farsi benedire.
Infatti dai dati tratti dal Documento Integrativo, Elaborato 1, Estensione della valutazione delle immissioni, del 13.2.08 di Hera, pag 31, tabella 7.5, e dal Provvedimento di revisione dell’AIA del 11.3.08 prot. 021823, pag.7, si evince che i limiti di emissione autorizzati dalla Provincia sono piu’ elevati di quelli atti a garantire l’invarianza delle immissioni tra lo scenario ante operam (linea 1 + caldaie teleriscaldamento) e quello post operam (linee 2 + 3+ caldaie). Infatti i limiti autorizzati (esclusi gli NOx) risultano più elevati: PM10 di 3,75 volte, ∑Metalli 15 volte, Cd+Tl 16,67 volte, Hg 25 volte, PCDD/PCDF 2,63 volte, IPA 192,3 volte.
Ma non basta. La Provincia ha autorizzato limiti alle emissioni identici ai valori ritenuti accettabili da Hera. Lo si evince dai dati tratti dal Documento Integrativo, Elaborato 1, Estensione della valutazione delle immissioni, del 13.2.08 di Hera, pag 34, e dal provvedimento di revisione dell’AIA del 11.3.08 Prot. 021823, pag. 7. Così facendo la Provincia ha rinunciato al principio di invarianza delle immissioni attese dalle linee L2 e L3, rispetto a quelle stimate per la Linea L1. Infatti i limiti di emissioni autorizzate comportano immissioni superiori a quelle imposte alle linee L2, L3 per garantire l’invarianza. Lo si evince anche dal parere dell’AUSL del 5.3.07, pag. 5, tabella 6, oppure dal Documento Integrativo, Elaborato 1, Estensione della valutazione delle immissioni, del 13.2.08 di Hera, pag 29 (Mizzana), che riportano i valori di immissioni imposte alle linee L2, L3.
Dagli enti preposti alla sicurezza ambientale e sanitaria dei cittadini ci aspettavamo risposte chiare e precise al riguardo. Ma ciò che premeva, più di ogni altra cosa, nella commissione consigliare dei giorni scorsi era sapere se le emissioni dell’inceneritore triplicato abbiano o no peggiorato la qualità dell’aria rispetto alla situazione preesistente.
Spiace constatare che dopo un anno di nuovo corso in Municipio sui temi ambientali (Assessora Rossella Zadro Idv) i valori della trasparenza e della partecipazione siano ancora tutti da attuare. Perciò attendiamo con sempre meno fiducia, ma nella speranza di essere smentiti.
Valentino Tavolazzi, Consigliere comunale Ppf/M5S
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