



Articolo pubblicato da estense.com
Il Pd pronto a discuterne nel consiglio straordinario
Come previsto si terrà lunedì 31 agosto alle 16 la seduta straordinaria del consiglio comunale. La data è stata ufficializzata ieri durante la riunione dei capigruppo, convocata inseguito alla richiesta avanzata da tutte le opposizioni, dalla Lega al Pdl al Prc-Pdci passando per le civiche, dopo aver scoperto che Hera stava smantellando il laboratorio acqua di Pontelagocuro, nell’ambito di un progetto di aggregazione di tutte le attività di controllo a Bologna, Ravenna, Forlì. Il tema “Trasferimento del laboratorio analisi acque di Pontelagoscuro da parte della holding Energia Rifiuti e Ambiente” sarà quindi all’ordine del giorno del consiglio comunale straordinario indetto per lunedì 31 agosto alle 16.
Lunedì pomeriggio in apertura di riunione è prevista la presentazione di uno o più documenti. Seguiranno gli interventi dei capigruppo, dei consiglieri e di membri della giunta, quindi le dichiarazioni di voto e il voto conclusivo da parte dell’assemblea (la seduta è pubblica ed è prevista la diffusione audio e video).
In attesa della presentazione di un documento unitario, intenzione anticipata da Irene Bregola del Prc-pdci, i democratici si riservano di visionare l’eventuale contributo della minoranza e si preparano alla discussione. Discussione che vedrà “la maggioranza compatta al 100%”, assicura il capogruppo del Pd Simone Merli, che non esclude una “possibile convergenza sul testo che verrà presentato dalle opposizioni, dopo averne vagliato i contenuti”.
Nel frattempo le forze politiche che hanno chiesto il consiglio straordinario stanno lavorando sul proprio documento e su di una lettera che sarà inviata alla Provincia, ai sindaci dei Comuni serviti da Hera ed a tutti i gruppi consiliari, allo scopo di informare gli enti di quanto sta avvenendo e al tempo stesso di richiedere ad essi l’attivazione nei confronti di Hera, per scongiurare la chiusura del laboratorio o il suo ridimensionamento.
“La centrale di potabilizzazione di Pontelagoscuro rappresenta il cuore del sistema acquedottistico ferrarese – interviene Valentino Tavolazzi di Progetto per Ferrara -, che nel 2005 ha prodotto quasi 21 milioni di metri cubi d’acqua, distribuiti attraverso una rete che si snoda sul territorio per oltre 2.500 chilometri”.
Hera in effetti fornisce acqua potabile a 250.000 abitanti, residenti nei comuni di Alfonsine, Argenta, Bondeno, Cento, Ferrara, Masi Torello, Mirabello, Poggio Renatico, Portomaggiore, Sant’Agostino, Vigarano Mainarda, Voghiera. “La nostra fonte di acqua è il fiume Po – continua Tavolazzi -, appartenente alla classe di qualità V (DL 152/99), la più compromessa dagli inquinanti e quindi la più complessa da portare allo stato di potabilità. Inoltre esiste sempre un pericolo latente di inquinamenti improvvisi ed acuti, dovuti a scarichi abusivi, in particolare durante i giorni festivi, oppure ad incidenti sempre possibili nelle aree altamente industrializzate che il fiume attraversa (è già accaduto di dover sospendere il prelievo dalla superficie del fiume su segnalazioni tempestive del laboratorio)”.
PpF e le forze che hanno richiesto il consiglio straordinario ritengono che “vada garantito il diritto dei ferraresi di avere controlli certi e tempestivi sulla qualità dell’acqua potabile e sulla capacità di interventi rapidi in caso di emergenza. Ritiene inoltre che le istituzioni abbiano il dovere di non privare per sempre la comunità locale della possibilità futura di riprendere la gestione diretta del ciclo idrico integrato, anche attraverso gare per l’affidamento del servizio, che le amministrazioni attuali o quelle future vorranno fare. La smobilitazione del laboratorio è la pietra tombale di questa prospettiva”.