16 Nov, 2008
”L’aria a Ferrara è irrespirabile non solo politicamente”
Inserito da: PpF In: Ambiente e salute|Politica|Servizi pubblici




Le amministrative del 2009 potrebbero dare una svolta al governo della città ed al futuro dei ferraresi. Le alternative infatti non si esauriranno nei due blocchi di centro sinistra e centro destra, ormai mummificati nei ruoli di governo ed opposizione, e da tempo sconnessi dai bisogni della gente. Forse assisteremo a quella competizione vera, la cui assenza ha dato luogo a ritardi e pigrizie, e favorito la formazione un’intera classe dirigente dipendente dai partiti ed incapace di risolvere i problemi della città. L’urgenza di cambiare è sentita, da sinistra e da destra, da chi chiede più qualità della politica. Discontinuità con il passato, nuovo spirito di servizio da parte di chi amministra, una classe dirigente onesta che affronti, con impegno e competenza, i problemi che affliggono i cittadini, sono oggetto di una domanda diffusa.
Per risollevare la città occorre una fase di transizione, una nuova costituente che vada oltre i partiti e chiami tutti coloro che hanno a cuore il destino di Ferrara: mondo della cultura, imprenditori, forze sociali e cittadini, senza distinzioni di appartenenza politica. C’è bisogno di proposte coraggiose e candidati espressi dalla società civile, per attrarre quei ferraresi che, al di là delle ideologie, sono stanchi di un sistema che ha portato la città al degrado attuale. Progetto per Ferrara, con la sua “Lista dei cittadini”, darà il proprio contributo di idee e progetti. Il suo programma, consultabile nel sito www.valentinotavolazzi.it, contiene scelte di cambiamento e proposte operative. Ben altro arriva invece dai blocchi di centro destra e di centro sinistra: dispute tra candidati “imbiancati”, che dovrebbero sottrarre la città alle sabbie mobili a cui l’hanno condannata. Nessuna scelta, nessun cambiamento.
L’aria a Ferrara è irrespirabile non solo politicamente. Da anni gli sforamenti dei limiti per le polveri non si contano, le malattie respiratorie aumentano e l’incidenza di decessi per tumore ai polmoni è tra le prime nel Paese. Servono politiche di salvaguardia dell’ambiente e di tutela della salute. Ebbene la ricetta del PD sarà la candidatura, dopo le primarie dall’esito scontato, di Tiziano Tagliani, sostenitore di Turbogas e triplicazione dell’inceneritore.
Gli anziani aumentano, un ferrarese su quattro ha più di 65 anni, i servizi socio sanitari languono, le attese al CUP si allungano. Occorre riorganizzare e potenziare i presidi sanitari nel centro storico, fronteggiare l’emergenza e ridurre il disagio delle famiglie. E il PD che fa? Propone un candidato sindaco che ha lavorato per la chiusura del Sant’Anna, senza garantire, da vice sindaco prima e da consigliere regionale poi, l’ultimazione di Cona in tempi umani.
I servizi pubblici sono tali ormai solo di nome. La città deve riappropriarsi della loro “governance”, deve garantire proprietà pubblica e gestione virtuosa dei beni comuni. Deve puntare alla raccolta dei rifiuti porta a porta per azzerarne l’incenerimento, dannoso per la salute, e ridurre la Tia rompendo il monopolio del gestore. Ebbene il PD candiderà proprio chi ha lavorato per la “svendita” di Agea e del teleriscaldamento, e favorito condizioni di subalternità del Comune all’arroganza di Hera, anche con contratti di servizio sbilanciati e sfavorevoli agli interessi collettivi.
Le aziende chiudono, la cassa integrazione e la disoccupazione aumentano, i giovani laureati e diplomati ferraresi, che non hanno amici o parenti ben integrati nel “Palazzo”, devono lasciare la città per lavorare. Serve una politica di forte incentivazione ed attrazione di capitali e di aziende manifatturiere, che offra detassazioni, aree industriali, urbanizzazioni e servizi a costi simbolici. Oltre a giovani intelligenze preparate da una scuola e una Università, non prioritariamente orientata all’aumento degli iscritti fuori sede, tanto richiesti dal mercato degli affitti.
La crisi economica è profonda. Occorre sostenere la famiglia e l’occupazione femminile, con imposte locali legate al reddito famigliare e servizi adeguati. Va sostenuta la maternità e garantito l’accesso a nidi e materne, ampliando l’offerta pubblica e privata. Occorre ridurre i costi di funzionamento della macchina comunale ed il debito, tagliare le spese non prioritarie, gli sprechi e l’inefficienza. Va combattuta la corruzione e la gestione clientelare nella spesa pubblica, nelle assunzioni e negli incarichi. Ebbene il PD propone sindaco chi, da vice di Sateriale, ha contribuito per anni alla critica situazione attuale. I ferraresi sapranno distinguere quale, tra le proposte in campo, sia vero cambiamento o solo propaganda elettorale.
Valentino Tavolazzi,
Progetto per Ferrara