23 Ago, 2009
”L’Italia dei Valori non può stare con un piede in due staffe”
Inserito da: PpF In: Servizi pubblici




Articolo pubblicato da estense.com
di Marco Zavagli
Affondo di Cimarelli (Pdl) sul laboratorio acque di Hera
L’Italia dei Valori deve imparare a capire che la politica delle due staffe non paga, soprattutto quando c’è in ballo l’interesse dei cittadini”. È durissimo il commento di Luca Cimarelli, che entra nella bagarre politica sul laboratorio acque di Pontelagoscuro. “La chiarezza deve essere la cosa principale”, aggiunge il vice coordinatore provinciale del Pdl, che si chiede per quale motivo l’IdV non abbia firmato la richiesta di consiglio straordinario avanzata dalle opposizioni.
“Non ha senso parlare di metodo giusto o sbagliato – attacca Cimarelli -; il fine ultimo è la discussione. È per questo che ci aspettiamo atti politici in linea con la contrarietà espressa da Fiorillo al trasferimento della struttura. Ci troviamo di fronte a uno “scippo” fatto nei confronti della comunità in nome di un piano di riorganizzazione di Hera”.
Il segretario dei dipietristi infatti anche di recente aveva ribadito la propria opposizione allo smantellamento del laboratorio e proprio per questo già mercoledì prossimo, in sede di conferenza dei capigruppo, Giorgio Scalabrino Sasso è atteso al varco dalle opposizioni. Da parte del Pd invece Simone Merli aveva auspicato una maggioranza compatta sul tema, un auspicio che potrebbe essere disatteso dagli alleati. “A Merli – continua Cimarelli – dico che a essere compatta è l’opposizione, mi chiedo se può dire la stessa cosa dei suoi. Non si tratta di speculare su una difficoltà di chi sta al governo; c’è in gioco la salute dei ferraresi e non solo”.
L’affondo dell’esponente di centrodestra tocca infine anche il sindaco. “Da Tagliani mi auspico una presa di posizione molto energica, dopo che abbiamo visto una decisione tanto importare essere avvallata sotto silenzio in agosto, quasi per sfuggire al conseguente dibattito politico. Spero chiarisca in consiglio la sua posizione”.
In realtà Tagliani ha sempre detto, anche in campagna elettorale, che il mantenimento del laboratorio a Ferrara non rientrava nei suoi piani, giudicandolo altamente dispersivo dal punto di vista economico e che di fronte a garanzie di qualità dell’acqua da parte di Hera non avrebbe alzato barricate. Il problema sembra riguardare invece il Partito democratico, che appena tre mesi fa in consiglio si dichiarava del tutto contrario a un eventuale trasferimento. “Tutti ricordiamo la posizione di Sateriale, della sua giunta e del partito che lo sosteneva prime del voto di giugno. Il Pd dovrà spiegare le ragioni di questo cambiamento di opinione che lo ha portato a una curiosa capriola a 360 gradi a distanza di appena 90 giorni”.