



di Angelo Storari
La liberazione del popolo emiliano romagnolo dalla presa della partitocrazia è iniziata. Il processo è inarrestabile. Il virus della democrazia sta dilagando. Esprimiamo la nostra gioia immensa e la soddisfazione per quanto sta avvenendo. Avevamo iniziato ad andare a Comacchio, come a Codigoro prima, a Tresigallo, a Vigarano ed in altre località della provincia, sperando che il messaggio del Movimento attecchisse. La prima volta a Comacchio, fu su sollecitazione di un gruppo sparuto di cittadini (Ferraccioli, Provasi, Taddei, Morese), una piccola riunione, con alcune decine di persone, con l’incoraggiamento e l’aiuto del gruppo di Codigoro e Lagosanto.
Ancor prima che cadesse la giunta Carli. Alcuni erano fiduciosi, altri meno. Alcuni dicevano “a Comacchio non cambia mai niente, i comacchiesi sono particolari ” ecc ecc.
Ma abbiamo insistito e ci credevamo. Evidentemente qualcosa era passato e la scintilla si era accesa, perchè questi ragazzi hanno preso in mano la situazione e hanno fatto accadere il miracolo.
Ora si apre uno scenario incredibile, un’occasione unica. Una breccia di Porta Pia nella provincia ferrarese.
La stessa cosa è avvenuta a Parma.
Pizzarotti e Fabbri sono due persone meravigliose e capaci. Sono stati scelti per il loro essere i migliori, da persone della loro città, non perchè fedeli a qualcuno.
La piramide viene rovesciata. Il Sindaco non è più il terminale del partito che occupa un’istituzione, il valvassore di una struttura piramidale , è il terminale dei cittadini.
Se la partitocrazia non afferra e fa suo questo semplice concetto è destinata a scomparire.
Così come è scomparsa l’aristocrazia e come tanti altri fenomeni sociali, sono stati spazzati via dalla storia quando non si sono evoluti.