25 Set, 2011
La festa è finita. Derivati, Tagliani ci da ragione
Inserito da: PpF In: Bilancio comunale




di Valentino Tavolazzi
Progetto per Ferrara/M5S da due anni chiede all’amministrazione, al sindaco, al Pd, di cambiare priorità ed approccio nella gestione dei servizi, nell’uso delle risorse e nelle politiche di bilancio. Dal 2009 ripetutamente sui media ed in consiglio comunale suggeriamo al sindaco di andare oltre il lamento per i tagli del governo e di mettere in campo la progettualità necessaria ad affrontare temi spinosi quali “il taglio della spesa corrente, non più rinviabile, e la riduzione del debito”, che il Pd, durante la sua evoluzione genetica, ha creato in decenni di mal governo. Sul versante patrimoniale abbiamo proposto “il disinvestimento delle azioni Hera e lo smobilizzo del patrimonio immobiliare per abbattere il debito”, che ci costa 17 milioni di euro l’anno. E spesso, in solitudine, abbiamo invitato Tagliani a “chiudere la falla del derivato Dexia Crediop”, costato 1,2 milioni nel 2010 e 1 milione nel 2011, capolavoro di finanza creativa concepito quando l’avvocato era vice sindaco.
In consiglio comunale abbiamo avanzato proposte, risoluzioni, emendamenti ai bilanci preventivi 2010-11 e negli assestamenti 2009-10, per politiche incentivanti l’economia e l’occupazione; per ottimizzare la spesa sociale ed abbatterne il costo; per aiutare le famiglie svantaggiate; per migliorare il controllo delle aziende. Abbiamo promosso consigli comunali straordinari sulla chiusura del laboratorio di Ponte, sui servizi e le tariffe di Hera, sullo scandalo di Cona, sul rilancio di economia e lavoro. Abbiamo organizzato lo storico referendum sulla chiusura del Sant’Anna, decisa da Tagliani e dal Pd, cui hanno partecipato quasi 15 mila cittadini.
Per queste nostre iniziative siamo stati accusati di demagogia, di sbagliare i conti, di fare proposte irrealizzabili. Spesso le reazioni del Pd e di qualche portaborse alleato, sono giunte agli attacchi personali, agli insulti ed alla menzogna. Ora il sindaco dichiara di voler chiudere il derivato, dando atto nei fatti che avevamo ragione. Ma per deciderlo ha impiegato due anni e sprecato 2 milioni di euro! Egli ha a lungo banalizzato il debito, male assoluto del bilancio comunale, e finché il governo ha garantito risorse sufficienti, ha spacciato per un non problema la rata annua di 17 milioni. Ora, per farvi fronte, l’avvocato taglia i servizi, privi di quei 17 milioni, e mette le mani nelle tasche dei cittadini con l’aumento dell’addizionale Irpef. Azzera gli investimenti, contribuendo al crollo dell’economia in città e dopo aver svenduto le reti del gas in cambio di azioni Hera, cede per due spiccioli fabbricati comunali all’Università.
Nel 2010, mentre Modena restituiva ad Hera 11,9 milioni di azioni a prezzi più alti del mercato, per non aumentare il debito quattro volte più basso del nostro (39 milioni nel 2010, contro 152 di Ferrara), Tagliani strillava in consiglio comunale che quell’operazione, da noi proposta per abbattere il debito e ridurne il costo, non si poteva fare (forse non era gradita all’AD di Hera Maurizio Chiarini?). Ma nel frattempo il titolo passava da 1,7 euro di settembre 2009 a 1 euro di oggi. Un crollo che nel 2011 genera una perdita patrimoniale milionaria, ancora da contabilizzare nella Holding del Comune, che possiede decine di milioni di azioni Hera iscritte ad un valore attorno ai 2 euro! A questi disastri si sommano poi i contratti di servizio capestro (pubblica illuminazione Hera), le previsioni 2011 sbagliate (minori oneri di urbanizzazione per 2 milioni), consumi di acqua potabile da guinness dei primati per perdite incontrollate (mezzo milione di euro solo quest’anno), prestazioni esterne, consulenze e costi del personale, soprattutto dirigente, sovradimensionati. Senza le due entrate straordinarie di Foro Boario (venduta a Coop Estense) e Musa (multe a go go) quest’anno il bilancio non avrebbe retto!
Ora il sindaco lancia un appello alle opposizioni, per cogestire la crisi finanziaria del Comune ed i prossimi bilanci. Progetto per Ferrara da sempre opera nell’interesse dei cittadini, con proposte costruttive, che oggi si dimostrano fondate, se non necessarie. Continueremo a farlo, non curanti delle reazioni sprezzanti e dannose per la collettività, che il Pd ci ha sempre riservato. Tuttavia se sindaco e maggioranza non fossero in grado di gestire questa fase di crisi, farebbero bene, nell’interesse della città e dei ferraresi, ad andare a casa consentendo nuove elezioni. Bersani docet.!
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Progetto per Ferrara
Movimento 5 Stelle