



di Paolo Giardini
Non è obbligatorio essere integerrimi per sentirsi la coscienza pulita, basta avere la memoria corta. La vecchia battuta mi è affiorata a conclusione della lettura dell’intervento dell’assessore Stabellini pubblicato sul Carlino di oggi, 22 Maggio – “Ferrara cresciuta grazie al buon governo di questi decenni”.
Il buon uomo potrebbe rendersi utile alla società dedicandosi al commercio dell’ ottimismo di cui è abbondantemente fornito, ma forse sarebbe meglio che proponesse scambi alla pari di porzioni di ottimismo con altrettante di buon senso, coerenza e pudore che gli mancano del tutto, visti i cinque punti finali che propone in veste di esponente della lista Laici e Riformisti. Quei cinque punti sono altrettante falle dell’amministrazione di cui fa tuttora parte! Se nella docilissima Ferrara sono scesi in lizza 10 candidati sindaci è dovuto anche all’enormità di quelle carenze! E se c’è un candidato sindaco che per indignazione andrebbe rifiutato in blocco dall’elettorato è proprio il Tagliani supportato da personaggi come il sig. Stabellini, come se non ne avesse abbastanza di pecche per conto suo, prima fra tutte la vergognosa, scandalosa e devastante vendita di Agea ad Hera, seguita della sconsiderata decisione di venderle anche le reti gas.
Sarà bene che il prossimo sindaco inventi un assessorato nuovo. Quello al pudore.
Paolo Giardini
Progetto per Ferrara