09 Giu, 2010
La morsa si stringe, occorre più coraggio
Inserito da: PpF In: Economia, sviluppo, lavoro|Politica




di Valentino Tavolazzi
Da tempo affermiamo che è giunta l’ora di ridurre e ristrutturare la spesa locale, tagliando sprechi, iniziative e contributi non indispensabili per i cittadini. Al tempo stesso occorre dirottare maggiori risorse a favore delle famiglie e dell’occupazione. Infine occorre smobilizzare (non svendere) parte del patrimonio comunale, azioni Hera incluse, per ridurre il debito e dunque il suo costo, e per chiudere l’emorragia del derivato Dexia.
Lo affermiamo inascoltati da oltre un anno (vedi programma elettorale 2009 e discussione di bilancio 2010), ma da allora nulla si è mosso in tal senso. Assistiamo, preoccupati, ad una grigia gestione ordinaria del bilancio, senza scosse. Nemmeno la crisi economica induce l’amministrazione a mettere mano ai meccanismi di spesa e a ridefinire le priorità politiche ed amministrative. Lo abbiamo visto di recente con lo sconto fatto ai ricchi, sulle rette per il trasporto scolastico, scaricato sul bilancio comunale.
Il bilancio preventivo 2010 è tirato per i capelli. Nel 2009 per far tornare i conti, si è resa necessaria una manovra di 8 milioni di euro. La spesa è bloccata anche per il vincolo del patto di stabilità. La gestione finanziaria è tesa, non si fanno investimenti. Tre indicatori di bilancio sono negativi, sui cinque sufficienti per cadere nel deficit strutturale. Troppo alto il costo del personale (50,7 milioni nel 2009, quasi 40% delle entrate correnti, con un limite di legge a 38%). Troppo alto il debito rispetto alle entrate correnti (141%, contro un limite di legge di 120%). Troppo grande la manovra di ripiano per salvaguardare l’equilibrio (7,11% contro 5% della spesa corrente).
In occasione dell’approvazione del bilancio consuntivo 2009 (aprile 2010) il sindaco e la maggioranza si erano impegnati ad aprire un confronto con le opposizioni in merito alle azioni strutturali da mettere in campo per il riequilibrio. Non è successo nulla. Abbiamo chiesto alla presidente della commissione bilancio, Francesca Cavicchi, di organizzare un ciclo di incontri ad hoc ed abbiamo riscontrato la sua piena disponibilità.
Ora che il governo, con la manovra finanziaria, taglia ulteriormente i fondi trasferiti ai Comuni, non basta lamentarsi, protestare, chiedere più soldi a Tremonti e Berlusconi (anche se è doveroso e condivisibile farlo!). Visto che, con questi chiari di luna, solo un matto aumenterebbe le tasse, occorre tagliare e ristrutturare la spesa, riorganizzare la macchina comunale e riportare all’interno attività che erano state esternalizzate, valorizzando il personale dipendente. Vanno sospese, fino a tempi migliori, le iniziative di svago ed intrattenimento non indispensabili, che non abbiano un impatto positivo sul turismo o che non siano destinate alle famiglie (come sanità, istruzione, servizi sociali) o al lavoro (come gli incentivi agli investimenti produttivi). Vanno tagliate le consulenze e selezionati attentamente i contributi a terzi. Vanno snidati gli sprechi ed i privilegi.
Sollecitiamo pertanto il sindaco Tagliani, il Pd e la maggioranza ad operare quella svolta, promessa in campagna elettorale, di cui la città, ora più che mai, ha bisogno.
Valentino Tavolazzi
Consigliere comunale Ppf /M5*