09 Lug, 2010
La Procura ha sequestrato l’inceneritore della Versilia
Inserito da: PpF In: Ambiente e salute




Inceneritore di Falascaia sotto sequestro
PIETRASANTA – L’inceneritore del Pollino e’ stato bloccato e posto sotto sequestro su disposizione della Procura di Lucca. Il provvedimento e’ stato disposto per ”inquinamento ambientale”. Sei dirigenti di Tev sono stati iscritti nel registro degli indagati. L ‘inceneritore era gia’ stato fermato per risolvere problemi di emissioni circa un anno e mezzo fa. A far scattere i sigilli, apposti dalla polizia giudiziaria, e’ stato il risultato delle analisi delle acque che vengono scaricate nel vicino torrente Baccatoio. Nelle acque di scarico, secondo i tecnici, vi e’ una quantita’ di diossina e altre sostanze tossiche superiori al consentito.
Alla luce di questi risultati, il giudice per le indagini preliminari Marcella Spada Ricci ha disposto il sequesto dell’impianto come richiesto dal sostituto procuratore Lucia Rugani. Secondo quanto appurato dai magistrati, il processo di inquinamento delle acque del torrente Baccatoio avviene per due vie: attraverso l’acqua utilizzata nel processo di incenerimento dei rifiuti (che prima di essere reimmessa nel canale dovrebbe essere filtrata dal depuratore dell’inceneritore) e attraverso le acque piovane che dopo essere passate sul piazzale dell’impianto non vengono depurate e finiscono nel torrente. Seconfo i magistrati, infatti, la diossina e le sostanze tossiche arrivano nel Baccatoio perche’ non sempre l’impianto di depurazione funziona correttamente. Adesso le indagini vanno avanti e i sei dirigenti della Tev potrebbero essere chiamati a rispondere di vari reati ambientali e di danneggiamento in concorso tra loro.