17 Nov, 2009
La turbogas ha favorito il disimpegno dell’Eni
Inserito da: PpF In: Economia, sviluppo, lavoro




di Valentino Tavolazzi
Non è dato sapere che cosa abbia detto il sindaco Tiziano Tagliani innanzi alla X Commissione Attività produttive della Camera a Ca’ Corner, nel pomeriggio del 9.11 dopo aver lasciato, proprio per questo importante impegno, il consiglio straordinario su economia ed occupazione. Nemmeno Cronaca Comune ne dà notizia. Sollecitiamo il giornale comunale online a farlo. Le cronache segnalano invece l’intervento del sindaco di Venezia Massimo Cacciari, che può essere sintetizzato nella frase: «La situazione è chiara: l’Eni dica se vuole mollare la chimica o meno».
Cacciari ha poi chiarito il suo pensiero: «Nel 1998 è stato siglato un accordo con Regione e Provincia per la riconversione chimica e per la salvaguardia ambientale. L’unico imprenditore pronto a portare avanti l’accordo, soprattutto in riferimento alla Vinyls, si è trovato a pagare le materie prime, fornite dall’Eni, al triplo del costo. Mi sembra chiara la volontà dell’Eni di mollare la chimica, pur rappresentando l’unico soggetto che può fare politica industriale nel nostro Paese. Perciò o l’Eni dice chiaramente che nelle sue strategie c’è la chimica, oppure proponga alternative al Governo e all’imprenditoria. Il resto è aria fritta>>.
Una situazione del tutto analoga a quella di Ferrara, con la sola variante che a Venezia nessuno ha regalato una Turbogas all’Eni, in cambio del nulla. Il nostro Petrolchimico è colpito da una profonda crisi che investe tutte le aziende del sito: Nylco, P-Group, LyondellBasell, Polimeri Europa, Yara. La crisi della Vinyls di Porto Marghera, che gestisce gli impianti di cvm e pvc, prodotti finali del “ciclo del cloro”, di cui fanno parte anche gli impianti Sindyal/Eni di cloro/dicloroetano, a loro volta alimentati dall’etilene prodotto dal cracking di Polimeri Europa (Eni), rischia di generare un “effetto domino”, con la conseguente chiusura, a cascata, di altre lavorazioni e/o di interi impianti a Ferrara, Mantova e Marghera. Polimeri Europa risente della scelta di Eni di disimpegnarsi progressivamente dalla chimica industriale, mentre LyondellBasell, per produrre il polipropilene, deve approvvigionarsi di propilene proprio dall’impianto Polimeri Europa di Marghera. Il nuovo stabilimento Estelux, spacciato dalla maggioranza al governo come il risultato più importante dell’Accordo di Programma sul Polo chimico, di fatto non aprirà mai, con la conseguenza devastante che centinaia di nuovi posti di lavoro promessi, sono di fatto andati in fumo.
Purtroppo non registriamo adeguate reazioni da parte del sindaco, della giunta, dei sindacati, innanzi al fallimento della politica industriale della maggioranza al governo della città, attuata dalla giunta Sateriale. Una politica che ha regalato ad Enipower, in cambio del nulla, la mega centrale Turbogas e favorito il disimpegno dell’ENI dalla chimica a Ferrara, proprio grazie alla disponibilità per l’azienda di lauti profitti acquisiti nel mercato “protetto” dell’energia, alternativi e sostitutivi di quelli ben più rischiosi ed incerti derivanti dal business della chimica. Nessuno, tra chi ha governato la città negli ultimi decenni, si è mai preoccupato della capacità delle aziende del petrolchimico di riqualificarsi, di ristrutturare la propria filiera, di realizzare nuovi investimenti nella chimica fine, nella green economy, nella chimica vegetale, nelle biotecnologie e nelle nanotecnologie, nei nuovi prodotti per l’auto e l’edilizia, nella chimica ad alto valore aggiunto, nel cosiddetto vantaggio intellettuale italiano, ancora esistente. Ed il disastro da anni annunciato è purtroppo arrivato, tra menzogne sulla Turbogas ed illusioni dispensate a piene mani ai lavoratori ed ai cittadini ferraresi. La grave situazione del petrolchimico è pertanto anche diretta conseguenza di quelle non scelte o scelte sbagliate, che lasceranno alle future generazioni ferraresi un maggior inquinamento ed il problema irrisolto delle bonifiche, al posto di nuove opportunità di lavoro e di creazione di nuove imprese.
Valentino Tavolazzi Consigliere comunale Ppf
Cambia la Prospettiva