23 Lug, 2010
L’associazione Diritti al Futuro alle audizioni annuali dell’AEEG
Inserito da: PpF In: Ambiente e salute|Economia, sviluppo, lavoro




di Diritti al Futuro
A Roma, presso il CNEL, si sono svolte le consultazioni annuali, previste per legge, delle associazioni, categorie e degli “operatori”del settore. Un’occasione per fare il punto sulle tendenze e sulla gestione del “mercato elettrico” ed energetico. Quest’anno poi, con il dibattito in corso sulla finanziaria che nella sua stesura iniziale aveva previsto di chiudere con l’attuale sistema di incentivazione delle “rinnovabili” (vedi articolo 45) e che poi sotto l’azione trasversale di Marcegaglia (Confindustria) e Legambiente-Pd è stato ripristinato seppure prefigurando cambiamenti drastici, la questione ha assunto ancora maggiore attenzione. Infatti, questo si è capito subito dal tenore degli interventi delle associazioni dei consumatori (Federconsumatori, Adiconsum, Altroconsumo ecc) che, nel corso dell’audizione del 19, hanno posto l’accento sulle modalità di incentivazione delle energie rinnovabili che fino ad oggi si sono rivelate una “beffa” ai danni dei consumatori ma anche ai danni dello stesso sviluppo delle energie realmente rinnovabili.
MA E’ STATA SOPRATTUTTO L’ASSOCIAZIONE DIRITTO AL FUTURO A METTERE IL DITO NELLA PIAGA. Riassumendo i motivi essenziali della vertenza nazionale in corso contro la truffa dei cip6, nell’intervento a nome di Rossano Ercolini e di Bruno Ghigi, non solo si è fatto riferimento alle richieste di rimborso del “maltolto” che per alcune migliaia sono già state inviate al Gestore del Servizio Elettrico (GSE) ma si è aggiornato SULLA NOVITA’ PIU’ RILEVANTE DELLA VERTENZA CHE VEDE DIVERSI COMUNI AVERE ADERITO (a partire da quello “coraggioso” di FOLLONICA), prefigurando l’apertura di una questione anche di tipo istituzionale.
Ma il “piatto forte” è stato CHIEDERE UN AZZERAMENTO DELLE ATTUALI MODALITA’ DI INCENTIVAZIONE DELLE RINNOVABILI che non solo non hanno fatto decollare le “vere rinnovabili” ma che hanno consentito paradossalmente ALL’INDUSTRIA SPORCA E ASSISTITA composta dalle “solite” oligarchie del “capitalismo italiano”di INCASSARE IN QUESTI ULTIMI 20 ANNI UN FIUME DI DENARO DIRETTAMENTE DALLE TASCHE DEI CITTADINI che cosi’ sono stati inquinati e turlipinati NEL SILENZIO TOTALE DEL MONDO POLITICO nelle sue accezioni di destra, di centro, di sinistra e perfino di estrema sinistra. Eloquente, in questo quadro di “bavaglio” imposto ai mass media su questa GIGANTESCA TRUFFA E’ LO STESSO SILENZIO DEL QUOTIDIANO IL MANIFESTO che mentre si rivela solerte e generoso nel pubblicare gli IPOCRITI comunicati di Legambiente Nazionale ( a livello locale, invece, esistono circoli che lavorano con impegno e “senza compromessi”) sull’argomento EVITA ACCURATAMENTE, NON SOLO DI PARLARE DELLA VERTENZA CONTRO LA TRUFFA DEI CIP6 MA SI GUARDA BENE DI DARE VOCE A CHI HA “SCOPERCHIATO LA PENTOLA” DELLA PIU’ GRANDE TRUFFA PERPETRATA AD OGGI NELLA NOSTRA REPUBBLICA.
Cosi’, la consultazione del 19 è servita anche per “ricostruire” il quadro che ha portato alla prima stesura dell’articolo 45. Esso non è scaturito in prima istanza dal Governo ma da una PROPOSTA DELL’AUTORITA PER L’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS- AEEG che attraverso il suo presidente ALESSANDRO ORTIS HA FATTO RILEVARE L’EVIDENZA DEI COSTI E LE DISTORSIONI DERIVANTI DAL SISTEMA DI INCENTIVAZIONE DELLE “RINNOVABILI”. Ortis, per questo è stato attaccato dagli industriali e da Legambiente (che curiosamente era assente dalle consultazioni!) . Non ci interessa qui “difendere” l’operato dell’Authority a cui però non fa certo difetto la CONOSCENZA delle distorsioni e dei paradossi di cui prima. Ci interessa, invece, RICHIAMARE L’ATTENZIONE SUI FATTI FIN’ORA ACCADUTI.
E’ un fatto che ad oggi, con il trucco delle “fonti di energia assimilate” e con il recepimento dolosamente errato della direttiva UE 2001 i soldi che avrebbero dovuto incentivare le rinnovabili sono finiti praticamente tutti nelle tasche dei PETROLIERI e dei GESTORI DI INCENERITORI. Al solare sono andate meno che briciole! E LA MUSICA NON E’ CAMBIATA NEMMENO QUANDO CON LA FINANZIARIA 2007 (Legge 296/2006) si è in parte sanata la procedura d’infrazione mossa dall’UE non confronti del nostro Paese.
L’affare si è spostato dalla COMBUSTIONE DEL CDR-Combustibile Da Rifiuti- alla combustione delle “BIOMASSE” E DELLA QUOTA BIODEGRADABILE CONTENUTA NEI RIFIUTI CHE IN ITALIA E SOLO IN ITALIA VIENE CONSIDERATA D’UFFICIO IL 51%. Se andiamo a vedere quanti fondi sono stati indirizzati per tali “certificati verdi”si nota che essi coprono praticamente il 90% della “torta”e che in larga parte sono stati “acchiappati” da gruppi industriali quali MARCEGAGLIA, FALK, VEOLIA E/O DALLE EX MUNICIPALIZZATE QUALI l’A2A DI BRESCIA-MILANO ED HERA DELLA EMILIA ROMAGNA e non solo. Occorre avere il coraggio di LEGGERE CORRETTAMENTE LA REALTA’ ( ameno che non si abbia le “mani in pasta”). Nel nostro Paese, quando si è scritto “incentivi alle rinnovabili”si e DOVUTO LEGGERE “INCENTIVI ALLE COMBUSTIONI DI RIFIUTI E/O BIOMASSE NONCHE’ ALLA COMBUSTIONE DEI CASCAMI DELL’INDUSTRIA PETROLIFERA”. ECCO PERCHE’ CHIEDIAMO DI AZZERARE QUESTO SISTEMA TRUCCATO, che per di più grava sulla nostra bolletta per oltre il 10%. Prendere atto di questo significa RIPARTIRE SU NUOVE BASI PER INCENTIVARE IL RISPARMIO E L’EFFICIENZA ENERGETICA prima della stessa produzione da fonti rinnovabili.
Lavorando sui “certificati bianchi”e su modalità di incentivazione alle rinnovabili (magari escludendo dal novero degli incentivi TUTTE LE COMBUSTIONI il cui impatto sanitario è comunque rilevante e pure “socialmente costoso” ) si può ottenere risultati ambientali migliori, riducendo al minimo le devastanti “SPECULAZIONI FINANZIARIE” che attualmente proliferano soprattutto nel campo degli incentivi alla combustione delle biomasse (ma anche con la promozione di un “certo” Eolico come avvenuto in Sicilia e in Sardegna). Non a caso l’Associazione DIRITTO AL FUTURO, nel corso dell’intervento registrato e posto agli atti ha invitato a formulare, insieme ad altri soggetti UNA PROPOSTA DI LEGGE DAL BASSO A FAVORE DAVVERO DEL RISPARMIO ENERGETICO E DELLE ENERGIE PULITE E ALTERNATIVA ALL’ATTUALE SISTEMA “PIROCENTRICO” E INDIRIZZATO AL RILANCIO DEL NUCLEARE.
Al momento non sappiamo come andrà la “partita”dell’emendamento 45.2000. Certamente, Marcegaglia e co. Non potranno non metterci una pezza al pericolo che la “PACCHIA FINISCA”.
Ma appare abbastanza certo, che stante la crisi attuale, si delinea sempre più improbabile poter continuare a finanziare un sistema come l’odierno, che rischia di portare aggravi in bolletta elettrica per oltre il 20% . Ancora una volta vogliamo portare le CIFRE a sostegno di questa “insostenibilita”. Se guardiamo i valori dei “certificati verdi” fissati per il 2010 essi arrivano a 112,82 EURO/MWh (l’anno scorso tali “rese” erano scese a circa 88 euro/MWh) intesi coma “valore medio” che nel caso della combustione delle biomasse va poi moltiplicato per COEFFICIENTI “MOLTO GENEROSI” fissati in 1,3-1,8 (se il “combustibile” è proveniente da “filiera corta”-ci prendono anche terminologicamente in giro!), “spuntando” cosi’ prezzi di “vendita agevolata”fino a 146- 203 euro/MWh, veri e propri incentivi ad inquinare ed avvelenare.
Ecco perché poi, alla “fine della fiera” in Italia è sempre stata la combustione di “schifezze” a “farla da padrona” nella incentivazione delle “false rinnovabili”. Ecco perché, tutti gli analisti, stante questi scenari prevedono una crescita percentuale dell’Energia elettrica prodotta dalla combustione di biomasse e rifiuti fino ad oltre il 20% (riferita al novero della produzione da “rinnovabili”), seconda solo all’idroelettrico. In questo scenario il “solare” (che attualmente pesa per lo 0,05% contro il 2,2% di biomasse e rifiuti) riferito a tutta l’energia elettrica prodotta in Italia) è destinato a “RIMANERE UN NANO”, alla faccia dell’Italia, “Paese del Sole”!
Rossano Ercolini, Fabio Lucchesi, Pier Felice Ferri
AMBIENTE E FUTURO
VIA PER S. ALESSIO,87
MONTE S. QUIRICO – LUCCA