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23 Dic, 2011

“L’attacco del Pd è tutto politico”

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Tavolazzi replica all’interpellanza di Portaluppi sui rimborsi chilometrici

Aspetta di avere le carte che lo accuserebbero di rimborsi chilometrici per circa 600 euro non dovuti prima di entrare nel merito dell’attacco rivoltogli dal consigliere comunale del Pd Francesco Portaluppi ( leggi ). Nel frattempo Valentino Tavolazzi si riserva “ di assumere tutte le iniziative a tutela della mia persona”. Potrebbe tramutarsi in un’altra querela (dopo quella annunciata tempo fa dall’assessore Marattin nei confronti dell’esponente del Movimento 5 Stelle) lo scontro tra Partito democratico e il consigliere di Progetto per Ferrara.

Prima, però, Tavolazzi attende di conoscere il dettaglio delle accuse rivoltegli dal Pd. “Né il presidente del consiglio, né altri – spiega -, mi hanno informato al riguardo. Mi riservo di valutare i fatti sui quali si basano le accuse e se l’attacco mediatico cui sono stato sottoposto, possa ledere in modo ingiustificato la mia credibilità”.

Potrebbe tramutarsi in un’altra querela (dopo quella annunciata tempo fa dall’assessore Marattin nei confronti dell’esponente del Movimento 5 Stelle) lo scontro tra Partito democratico e il consigliere di Progetto per Ferrara. Prima, però, Tavolazzi attende di conoscere il dettaglio delle accuse rivoltegli dal Pd. “Né il presidente del consiglio, né altri – spiega -, mi hanno informato al riguardo. Mi riservo di valutare i fatti sui quali si basano le accuse e se l’attacco mediatico cui sono stato sottoposto, possa ledere in modo ingiustificato la mia credibilità”.

Quanto al luogo dal quale il consigliere si muove per andare alle sedute del consiglio e alle riunioni di commissione, Tavolazzi chiarisce che “il luogo abituale in cui vivo è via Calzolai 184, a Francolino, Ferrara, dove ha sede il mio studio professionale, la società di mio figlio di cui sono socio e dove ha residenza mia moglie. Da quel luogo solitamente mi reco al gruppo in Comune per le attività istituzionali. Il monolocale in città, nel quale risulta la mia residenza dal 2010, da quando è morta la mamma che lo ha abitato, non è tuttora il luogo abituale in cui vivo”.

Sul punto il terzo comma dell’art. 84 del Tuel, il testo unico per gli enti locali, prescrive che “agli amministratori che risiedono fuori del capoluogo del comune ove ha sede il rispettivo ente, spetta il rimborso per le sole spese di viaggio effettivamente sostenute, per la partecipazione ad ognuna delle sedute dei rispettivi organi assembleari ed esecutivi, nonché per la presenza necessaria presso la sede degli uffici per lo svolgimento delle funzioni proprie o delegate”. Da interpretare quindi se il “termine” risiedono” va inteso in senso stretto come luogo di residenza legale o anche di domicilio.

Tornando invece alla replica di Tavolazzi, le richieste di rimborso, previste dal Testo unico degli enti locali, “corrispondono a viaggi effettivamente fatti tra Francolino ed il Comune – assicura -. Salvo errori materiali, a me non segnalati dal servizio comunale preposto, non ho richiesto, né mi risultano pagati, rimborsi doppi per commissioni effettuate consecutivamente nella stessa mattinata o nello stesso pomeriggio. Allo stato non sono in grado di controllare l’esistenza e/o la fondatezza di tali rimborsi doppi, non disponendo dei documenti necessari per farlo”.

Quanto invece alla conferenza stampa indetta ad hoc durante il consiglio comunale da Portaluppi e dal capogruppo Simone Merli, “reputo l’attacco del Pd – commenta il capogruppo di Ppf – strumentale e finalizzato esclusivamente a liberarsi di un consigliere di opposizione, che su temi nevralgici della città sta contribuendo a mettere i ferraresi in condizione di conoscere e di giudicare criticamente l’operato degli amministratori”.

Potrebbe tramutarsi in un’altra querela (dopo quella annunciata tempo fa dall’assessore Marattin nei confronti dell’esponente del Movimento 5 Stelle) lo scontro tra Partito democratico e il consigliere di Progetto per Ferrara. Prima, però, Tavolazzi attende di conoscere il dettaglio delle accuse rivoltegli dal Pd. “Né il presidente del consiglio, né altri – spiega -, mi hanno informato al riguardo. Mi riservo di valutare i fatti sui quali si basano le accuse e se l’attacco mediatico cui sono stato sottoposto, possa ledere in modo ingiustificato la mia credibilità”.

Quanto al luogo dal quale il consigliere si muove per andare alle sedute del consiglio e alle riunioni di commissione, Tavolazzi chiarisce che “il luogo abituale in cui vivo è via Calzolai 184, a Francolino, Ferrara, dove ha sede il mio studio professionale, la società di mio figlio di cui sono socio e dove ha residenza mia moglie. Da quel luogo solitamente mi reco al gruppo in Comune per le attività istituzionali. Il monolocale in città, nel quale risulta la mia residenza dal 2010, da quando è morta la mamma che lo ha abitato, non è tuttora il luogo abituale in cui vivo”.

Sul punto il terzo comma dell’art. 84 del Tuel, il testo unico per gli enti locali, prescrive che “agli amministratori che risiedono fuori del capoluogo del comune ove ha sede il rispettivo ente, spetta il rimborso per le sole spese di viaggio effettivamente sostenute, per la partecipazione ad ognuna delle sedute dei rispettivi organi assembleari ed esecutivi, nonché per la presenza necessaria presso la sede degli uffici per lo svolgimento delle funzioni proprie o delegate”. Da interpretare quindi se il “termine” risiedono” va inteso in senso stretto come luogo di residenza legale o anche di domicilio.

Tornando invece alla replica di Tavolazzi, le richieste di rimborso, previste dal Testo unico degli enti locali, “corrispondono a viaggi effettivamente fatti tra Francolino ed il Comune – assicura -. Salvo errori materiali, a me non segnalati dal servizio comunale preposto, non ho richiesto, né mi risultano pagati, rimborsi doppi per commissioni effettuate consecutivamente nella stessa mattinata o nello stesso pomeriggio. Allo stato non sono in grado di controllare l’esistenza e/o la fondatezza di tali rimborsi doppi, non disponendo dei documenti necessari per farlo”.

Quanto invece alla conferenza stampa indetta ad hoc durante il consiglio comunale da Portaluppi e dal capogruppo Simone Merli, “reputo l’attacco del Pd – commenta il capogruppo di Ppf – strumentale e finalizzato esclusivamente a liberarsi di un consigliere di opposizione, che su temi nevralgici della città sta contribuendo a mettere i ferraresi in condizione di conoscere e di giudicare criticamente l’operato degli amministratori”.

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Scaricate il reddito Tavolazzi prima di accettare l'incarico del comune.

Leggi la relazione che l'allora City Manager Valentino Tavolazzi ha scritto al Sindaco, nel 2002.
Scaricala.
Relazione del 2002 sulla piazza "sbrisulona": leggila.


  • Valentino Tavolazzi: Ing. Savini, come le ho scritto sei anni fa, saremmo ben lieti di pubblicare un intero suo articolo nel nostro sito, con la sua completa versione dei
  • Valentino Tavolazzi: Ing. Savini, come le ho scritto sei anni fa, saremmo ben lieti di pubblicare un intero suo articolo nel nostro sito, con la sua completa versione dei
  • vittorio savini: ,,,aggiungo inoltre che vi è stata un' ORDINANZA del tribunale di Ferrara (artt. 676 C.P.P.) n. 250/2016 del 2 novembre 2016 a firma del giudice Pier

In sintesi

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Valentino Tavolazzi

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