20 Mag, 2010
Lavori di riqualificazione Corso Martiri
Inserito da: PpF In: Circoscrizione 1|Urbanistica




In qualità di Commissario esterno incaricato del Gruppo Misto nella 1° Commissione (urbanistica, Lavori pubblici e mobilità) della Circoscrizione 1 (Centro + GAD) vorrei esprimere alcune riflessioni in relazione ai trasporti pubblici. L’occasione mi è data dall’incontro tenutosi tra la commissione di cui faccio parte e l’Assessore Modonesi, nella quale sono stati illustrati i prossimi lavori di riqualificazione di Corso Martiri.
Al di là degli aspetti tecnici esposti, dei numerosi e sagaci interventi dei colleghi in relazione al tentativo di limitare quanto più possibile i disagi che inevitabilmente tali opere comporteranno per cittadini, residenti e commercianti, nonchè degli utenti del trasporto pubblico che subirà inevitabili variazioni dei percorsi, vorremmo che tale circostanza fosse l’occasione per aprire una riflessione ampia ed un confronto sulle politiche e sull’assetto delle linee di trasporto pubblico urbano.
Innanzi tutto l’attuale assetto, che vede numerose linee transitare per il Corso e che i passaggi sono effettuati in preminenza da mezzi di grossa taglia. Se tale stato non subisse variazioni, tra pochi anni i lavori sarebbero sicuramente in parte da rifare.
Inoltre la riflessione che va intavolata con ATC , più in generale, deve ottenere una circolazione ottimale in ambito urbano, limitando al massimo l’impatto ambientale, acustico e atmosferico, da parte dei mezzi circolanti.
Numerose città si stanno muovendo in tal senso, Bologna in testa, che ha ripristinato da tempo un servizio di filobus su gomma.
Ci chiediamo ad esempio perchè una linea come la 11, che ha un percorso lunghissimo (ed essendo tra l’altro una delle linee più utilizzate dai cittadini), debba transitare per il centro.
La fattiva disponibilità manifestata dall ‘Assessore in tal senso e l’informazione che è già in atto una riflessione con ATC, va colta e stimolata da parte di tutti su tematiche così complesse e vitali come sono quelle del trasporto pubblico.
Angelo Storari