



di Angelo Storari
Vedere un gigante ed un nano fotografati assieme tra le rovine dell’Aquila fa un certo effetto, bisogna ammetterlo. E parlando di nani non mi riferisco ovviamente all’aspetto fisico e non voglio dileggiare nessuno per la statura corporea.
Qualcuno ci disse un pò di tempo fa che tutto è relativo e che dipende dal punto di vista dell’osservatore, l’intepretazione del fenomeno che sto osservando.
Per questo vorrei che si smettesse di polemizzare tra persone che hanno maturato con percorsi diversi punti di vista differenti.
Vedete, un gigante visto dall’alto può sembrare piccolo e viceversa, può apparire grande un nano visto dal basso.
Ma come si fa a districare bandolo della matassa? Chi è il gigante tra PPF, PDL, PD meno elle? abbiamo assistito in questi giorni alle prove generali d’inciucio, a quello che è sempre successo e si vorrebbe continuare a far accadere nella nostra città. Accordi particolari presi in nome di interessi peculiari, fuori dalle aule, ratificati nelle aule consiliari dal voto. Un simulacro di democrazia.
E dire che più di un anno fa, pubblicamente, su mia sollecitazione, lo stesso Saini ammise che la sua parte politica, per troppo tempo, aveva praticato sovente, in nome d’interessi particolari, questo consociativismo diffuso da anni nella nostra città.
Suggerisco umilmente una chiave interpretativa per capire chi è il gigante e chi il nano.
Chi mette sempre insistentemente, pervicacemente coerentemente al centro della propria azione, della propria politica, l’interesse generale, le persone, l’uomo. Com’è accaduto all’Aquila. A voi giudicare chi è il gigante, e chi il nano.
Angelo Storari
Progetto per Ferrara